L’autonomia dei vari istituti ha consentito di poter scegliere quali materie dovessero essere invece valutate da docenti interni tra le quali: greco e latino, matematica e fisica, storia e filosofia, educazione fisica e storia dell’arte. Essendo il greco oggetto della seconda prova, scelta obbligata è stata quella di dover inserire i docenti di greco e latino nella commissione d’esame. E come ignorare, inoltre, in un liceo Classico la storia e la filosofia fondamento della cultura umanistica che ha contrassegnato la formazione degli alunni nel corso degli studi.
Altro criterio è stato invece utilizzato per le tre materie rimanenti: matematica e fisica, educazione fisica e storia dell’arte. Tra queste il dirigente scolastico ha scelto la matematica e la fisica come materie da sostenere alla prova orale, nonostante si tratti appunto di due insegnamenti scientifici che si andranno ad aggiungere alla chimica, alla biochimica e scienze della terra.
Un cambio di rotta verso il “mondo scientifico”, nonostante si tratti di un indirizzo classico, quello scelto dalla dott.ssa Anna Maria Sermenghi, dirigente scolastico del liceo Classico “Empedocle” di Agrigento, che nei vari Consigli di Classe ha sostenuto che “non bisogna dare adito a chi pensa che al liceo Classico non si trattino adeguatamente le materie scientifiche”.
Una scelta forse influenzata anche dal fatto che il mondo universitario e, di conseguenza, quello del lavoro, tendono ad un svilimento dei valori umanistici. Malgrado gli studenti siano andati in presidenza ad esprimere la volontà di portare all’esame “Storia dell’Arte” anche per il motivo di un più semplice legame con le altre materie, la dirigente dell’Istituto ha scelto la fisica – al posto del latino – anche per la terza prova che sarà a risposte aperte e multiple.
Un ostacolo in più per la tanto temuta prova di maturità che aprirà le porte verso il mondo lavorativo.
Flavio Principato
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