Nella splendida cornice del Teatro Pirandello di Agrigento, il Capo dello Stato ha ribadito come “l’Italia ha un patrimonio che ha contrassegnato nei secoli la sua identità. Natura, storia e cultura sono elementi del nostro patrimonio genetico. La ricchezza del nostro Paese sta nella sua pluralità e bellezza molteplice. A fornire pregio particolare all’Italia sono le sue diversità e le sue cento capitali; una grande ricchezza per il nostro percorso nazione. Un tesoro da investire per il domani dei nostri figli. I molti tesori sono strettamente legati alle comunità che li hanno espressi, siamo consapevoli di aree in sofferenza e rischi di spopolamento. Riportare equilibrio rappresenta strada obbligata per favorire una crescita sostenibile e rafforzare il nostro Paese nella sua interezza“.
“Agrigento – continua il Presidente della Repubblica – deve costituire sollecitazione, spinta, per tante altre realtà italiane. E’ una sfida per accrescere una opportunità. Agrigento deve parlare al resto del Paese e dell’Europa cui è parte: centro irradiatore dell’antica civiltà greca. L’Akragas di Empedocle nella sua identità dei quattro elementi (acqua, terra, fuoco e aria) rappresentata nel suo simbolo; un simbolo che ripropone la necessità di riproporre coesione“.
Mattarella ha poi evidenziato come “La connessione tra cultura e natura è quantomai attuale e calzante. La Valle dei Templi, scenografia meravigliosa vivente, che domina questa terra diventa l’icona più affascinante del binomio cultura-natura. La nostra Costituzione è stata lungimirante affiancando all’art. 9 lo sviluppo della cultura alla tutela del paesaggio. La cultura è la vita, un sentiero in cui l’uomo è in perenne movimento con la storia degli altri“.
Il Capo dello Stato ha poi voluto ricordare Luigi Pirandello e Andrea Camilleri, concludendo il suo intervento con l’augurio ad Agrigento a agli agrigentini.
Acqua sul fuoco che è stata gettata anche dal Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani che nel suo lungo intervengo ha ricordato come Agrigento “Capitale della Cultura” vede l’intera Sicilia protagonista.