“Questa zona – denuncia pubblicamente l’associazione ambientalista Mareamico Agrigento – è molto frequentata dai praticanti il surf, il windsurf e il kitesurf. Senza essere allarmisti si può affermare che i ragazzi ogni giorno rischino la vita – e a poco serve l’ordinanza di divieto (il cui cartello che lo annunciava è già sparito)”.
“La colpa di quanto accaduto è sicuramente di chi doveva controllare e non l’ha fatto e non certo della proprietà del chiosco, che ha pagato inutilmente la ditta per la bonifica dei luoghi (potrebbe anche essere parte lesa)”, conclude Mareamico.
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