MareAmico Agrigento: “scuole sicure?” Interpellata la Commissione Consiliare
Dopo aver acceso i riflettori su alcuni viadotti e ponti della nostra provincia, malmessi per scarsa manutenzione, Mareamico intende occuparsi delle scuole.
“E’ di qualche settimana fa – scrive MareAmico – la notizia che quasi tutti gli istituti di competenza comunale sono sprovvisti di agibilità (l’unica in regola pare essere la scuola Garibaldi).
Gran parte degli edifici che ospitano le scuole di primo grado, sono stati realizzati nella prima metà del secolo scorso o, al più, negli anni ’50-’60 e, pertanto, fuori dai canoni antisismici. Come se non bastasse spesso sono le situazioni al contorno che destano vive preoccupazioni e per questo citiamo per prima la scuola Lauricella. Inaugurata il 28 ottobre del 1935, si componeva di soli due piani“.
“La terza elevazione, con la copertura a falde inclinate, è opera posticcia – afferma MareAmico -. Essa venne realizzata su una superficie ricavata dal taglio della collina calcarenitica, con un taglio pressoché verticale, che ci ricorda molto la vicina collina crollata nel marzo del 2014 sui palazzi Crea.
Lo spazio compreso tra l’edificio scolastico e le parete rocciosa del lato nord costituisce lo spazio aperto della scuola adibito alle attività all’aria aperta della scolaresca, mentre quello compreso tra l’edificio e la parete est rappresenta il corridoio d’ingresso all’istituto scolastico utilizzato da insegnanti, alunni e genitori“.
“Questi “muri” sono stabili e sicuri? Quanto tempo ancora potranno resistere alla pioggia, al vento, ai terremoti prima di disgregarsi? E’ arrivato il tempo di sapere quali siano le condizioni strutturali di questa e di tutte le altre strutture scolastiche, perché abbiamo il diritto di sapere se i nostri ragazzi studiano in luoghi sicuri“.
“Per fare luce su questa situazione abbiamo interpellato la 5^ commissione consiliare del comune di Agrigento che oggi, hanno fatto un sopralluogo preliminare, per capire se sussistano rischi nel breve periodo, se sia possibile effettuare una verifica di stabilità del piano fondale e si possa mettere tutto in sicurezza“, conclude MareAmico.