Mafia, blitz “Opuntia”: in carcere gli otto indagati
Con una nuova misura cautelare in carcere, il gup del Tribunale di Palermo, Roberto Riggio, ha confermato il carcere per gli otto coinvolti nel blitz antimafia denominato “Opuntia” condotto dai Carabinieri tra Sciacca e Menfi e disposto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo.
Gli otto indagati sono accusati di partecipazione ad associazione a delinquere di stampo mafioso.
L’operazione, era stata frutto di una complessa attività investigativa svolta dai Carabinieri della Compagnia di Sciacca, coordinati dal Comando Provinciale di Agrigento, sulle attività criminose del mandamento del Belice, con particolare riferimento alla famiglia mafiosa di Menfi e sui contatti intrattenuti con Leo Sutera detto “il professore”, ritenuto fra il 2010 e il 2012 il capo della provincia di Agrigento e con Pietro Campo, esponente della famiglia di Santa Margherita Belice.
“Il livello dei personaggi interessati e le modalità di svolgimento degli incontri – spiegavano gli investigatori – hanno fatto comprendere come le relazioni fossero funzionali alla ricostruzione ed alla ricomposizione del segmento associativo che fa riferimento all’area geografica di Sciacca e Menfi già colpito con precedenti operazioni”.
Il carcere è stato dunque confermato per: Vito Bucceri, inteso “Bucittuni”, 44 anni, ritenuto il capo della locale famiglia mafiosa; Pellegrino Scirica, 61 anni, medico di base ritenuto uomo di fiducia di Leo Sutera; Tommaso Gulotta, 51 anni; Matteo Mistretta, 31 anni; Vito Riggio, 47 anni; Giuseppe Alesi, 46 anni, e Cosimo Alesi di 51 anni. Tutti di Menfi. Fermo anche per Domenico Friscia, 53 anni, di Sciacca.