Il 37enne, come qualsiasi altro individuo che si macchia di reati mafiosi, è recluso da 13 anni in regime di 41 bis, il carcere duro.
L’uomo, “figlio d’arte” di Salvatore Fregapane, capomafia agrigentino degli anni Novanta, è accusato di associazione mafiosa e di aver compiuto 4 omicidi. La decisione di spedire Fregapane al 41 bis è scaturita sulla base dei pareri della Dia e della Direzione nazionale antimafia.
Il provvedimento che proroga il soggiorno di Fregapane nel carcere duro è stato firmato direttamente dal Ministro di Grazia e Giustizia Andrea Orlando. Chiesta dal difensore di Fregapane la revoca della misura al Tribunale di Sorveglianza di Roma.
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