Giuseppe Quaranta rivela particolari e retroscena nel periodo in cui lo stesso dice di essere stato a capo della famiglia mafiosa di Favara. “Cosa Nostra è una sola – afferma il neo collaboratore rispondendo alla domanda del pm che poi chiede se vi fossero altri gruppi o organizzazioni-. Gruppi così, noi li chiamiamo i ‘paraccara’ perchè qualsiasi cosa dovevano fare, se avevano amici imprese e ste cose si dovevano rivolgere a chi di Cosa Nostra. C’è un capo e un sottocapo ma non hanno lo stesso potere di Cosa Nostra. Se devono fare attività criminali o devono fare qualche
amico che è imprenditore e ha lavoro fuori Favara devono chiedere a noi a Cosa Nostra“. Per la gestione degli stupefacenti, Quaranta porta a conoscenza che “un gruppo se ha potere di soldi e va a comprare la droga se la gestiscono loro. Solo se uno di cosa nostra ha bisogno di droga e ste cose glielo chiede e gliela danno“.