E’ appena il caso di rammentare che il cosiddetto “pennello a mare” denominato “Padri Vocazionisti” non è più in esercizio da oltre un anno ed è stato, per di più, sigillato dalla Procura della Repubblica; anche la condotta sottomarina, un tempo alimentata dall’impianto di sollevamento denominato “Pubblica Sicurezza”, è stata sigillata e, pertanto, anche da tale condotta non è possibile alcuno sversamento, nemmeno accidentale, in mare. Gli altri impianti di sollevamento esistenti lungo la costa, peraltro continuamente monitorati dal personale della Girgenti Acque, sono dotati di allarmi ottici, acustici e telefonici e non hanno avuto alcun problema di funzionamento.
Sulla base delle superiori considerazioni, quindi, si è in grado di escludere categoricamente qualsiasi responsabilità degli impianti fognari gestiti dalla Girgenti Acque SpA rispetto al fenomeno verificatosi in mare nel pomeriggio di ieri.
Girgenti Acque coglie, infine, l’occasione per invitare la cittadinanza e tutte le Associazioni che si prefiggono la tutela dell’ambiente e del mare in particolare, a valutare con maggiore serenità quanto si verifica quotidianamente, evitando di ricondurre sempre e comunque al gestore degli impianti fognari tutti i fenomeni di inquinamento ambientale e marino.