Lutto nel mondo dell’avvocatura agrigentina: è morto l’avv. Michelangelo Taibi
Si è spento ieri, all’età di 90 anni, l’avvocato Michelangelo Taibi.
Figura di primissimo piano dell’avvocatura agrigentina, ha ricoperto diverse cariche Istituzionali, impegnandosi sempre per il “Bene Comune” e per la crescita sociale e culturale del territorio agrigentino.
Già Consigliere Comunale ad Agrigento e Capogruppo della D.C., con l’estensione del voto popolare per le elezioni Provinciali si è candidato nel collegio di Agrigento, risultando il secondo eletto nella prima elezione e il primo eletto nelle due successive elezioni. Ha quindi ricoperto gli incarichi di Consigliere Provinciale, poi di Assessore, infine di Presidente della Provincia di Agrigento dal 1980 al 1983, diventa, poi, consulente del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, per il “monitoraggio del Patrimonio artistico e culturale”, nel 2013.
Ma è stata la libera professione di Avvocato la sua grande vocazione, privilegiando il settore penale e dando un significativo apporto anche al diritto Assicurativo e Bancario, specie da storico legale della Banca Popolare Sant’Angelo.
Importante, inoltre, il suo contributo allo sviluppo dell’Avvocatura e del Sistema Giustizia da Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Agrigento, poi da membro del Consiglio Giudiziario della Corte di Appello di Palermo e infine da dirigente UDAI, l’Unione degli Avvocati d’Italia.
Nel suo libro “Di alcuni creatori di processi…” ha coraggiosamente affrontato il delicato rapporto tra Politica e Magistratura.
Per il suo impegno sociale su tanti fronti è stato anche insignito del titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, collaborando alle nobili attività dell’Associazione Insigniti ANIOC.
Già presidente del Lions International, Michelangelo Taibi ha lavorato per l’Arte, la Bellezza e la Cultura in qualità di componente a Palermo del Consiglio Superiore della “Fondazione Sicilia”. Nel corso del suo appassionato lavoro sul territorio ha ricevuto numerosi attestati e premi, tra cui il Premio “Punto Fermo” alla carriera per Giustizia e Legalità. Marito della compianta Gabriella Curella, operatrice sociale e culturale, era padre di Giuseppe, avvocato già presidente regionale del FAI e attuale capo delegazione Fai di Agrigento, di Angelo, ordinario di Fisica e Scienze della Terra all’Università di Ferrara, e di Gianfranco, bancario. Lo piangono i nipoti Michelangelo e Daniele, che proseguono adesso la sua nobile professione presso l’Ordine degli Avvocati di Milano, Giulia, Anna, Marcello e Valerio e le nuore Sonia Nespolo ed Eva di Betta. I funerali si terranno venerdì 27 dicembre, alle 11, nella chiesa di San Vito ad Agrigento.