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“L’uomo è un mendicante che crede di essere un re”. In uscita l’autobiografia di Totò Cuffaro

Mancano pochi giorni e poi Totò Cuffaro, ex governatore della Regione Sicilia, uscirà dal carcere di Rebibbia, dove ha scontato una pena per rivelazione di segreto d’ufficio con l’aggravante del favoreggiamneto.

Cuffaro passerà il Natale in famiglia, il 16 dicembre infatti potrà nuovamente respirare l’aria della libertà perduta. Questi anni in carcere, sono raccontati nel suo ultimo libro, in uscita anch’esso, che ha per titolo “L’uomo è un mendicante che crede di essere un re”. Un excursus della vita di Cuffaro, della sua passione per la politica, per la sua famiglia, per la sua Sicilia. Del libro, edito da Aliberti, parla Totò Cuffaro:

L’uomo è un mendicante che crede di essere un re, pensa di esserlo diventato perché si è fatto da sé. La vita si incarica di ricondurlo a quel che è, a diventare se stesso. Arrivare in vetta non è facile, tornare indietro ancora meno facile, saper ripartire è certamente difficile ma si può: è segno di saper e voler vivere la vita”. Scrive Cuffaro.

Il massimo del dolore – sottolinea nel libro Cuffaro – muta la vita personale dell’uomo, e però il carcere non è stato l’inizio e non è la fine. In questo percorso sono stato sull’orlo del baratro e sopra una nuvola. Sono stato naufrago ed esploratore. Ho vagato in un’arida foresta del vivere col corpo e l’animo ferito e sono stato aggrappato al grande albero dalle cui fronde dondola la speranza. Grazie all’amore e alla speranza non ho perso il senso del futuro neanche nei giorni più neri e scuri, neanche quando m’è mancata l’aria e il respiro della vita e grazie a loro non ho mai rinunciato a voler raggiungere la foce della libertà. D’Annunzio soleva dire: ‘Vado verso la vita’, io più semplicemente ‘torno verso la vita’”.

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