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Politica

Lucia Borsellino si dimette da assessore regionale

borsellinoDopo le dimissioni dei giorni scorsi di Ettore Leotta (Funzione Pubblica) e di Nino Caleca (Agricoltura) da assessori regionali della giunta di Rosario Crocetta, oggi un’altra clamorosa fuoriuscita: quella di Lucia Borsellino.

La Borsellino, figlia del magistrato antimafia Paolo, lascia il delicato settore della Sanità, dimettendosi così come già comunicato nei giorni scorsi. Una decisione, comunicata stamani in una lettera al presidente Crocetta, legata al cosiddetto caso “Tutino”.

Considerata – scrive nella sua lettera la Borsellino – la concomitante circostanza occorsa, di cui ai recenti fatti di cronaca riguardanti il caso del primario di Chirurgia plastica e maxillofacciale dell’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello, non posso non manifestare il rammarico conseguente alla lesione che fatti come questo determinano inevitabilmente all’immagine dell’istituzione sanitaria e dell’intera Regione siciliana, adombrando il lavoro di tanti operatori e professionisti che profondo quotidianamente il proprio impegno con onestà e correttezza nell’esclusivo interesse pubblico“.

Prevalenti ragioni di ordine etico e morale e quindi personale, sempre più inconciliabili con la prosecuzione del mio mandato, mi spingono a questa decisione“, scrive Lucia Borsellino. “Vari, purtroppo, sono stati gli accadimenti che hanno aggredito la credibilità dell’istituzione sanitaria che sono stata chiamata a rappresentare e, quindi, della mia persona“. 

Ho deciso di rassegnare oggi le mie irrevocabili dimissioni, avendo sentito fortemente il dovere di attendere la scadenza appena decorsa del 30 giugno, entro la quale il ministero della Salute ha rivolto alla Regione l’assolvimento di alcune prescrizioni relative a taluni adempimenti in tema di assistenza materna e neonatale“.