Secondo la parlamentare agrigentina “tale situazione è il frutto di un’ incresciosa incomunicabilità fra i livelli Nazionale e Regionale, in merito alle procedure legislative atte da un lato al rinnovo di detta convenzione, dall’altro alla definizione di un piano di fuoriuscita dal precariato di detti lavoratori, che la Regione avrebbe, già da tempo, dovuto istruire”.
“Non si può più perdere tempo in gioco c’è il futuro di centinaia di lavoratori e la tenuta dei nostri Comuni. Non si possono privare le nostre comunità di servizi diventati nel tempo irrinunciabili” ha dichiarato l’onorevole Maria Iacono, la quale ha sollecitato il governo affinché si individuino tempi forme e modi per poter sollecitamente concertare con la Regione Siciliana il rinnovo della convenzione e la reintroduzione dei lavoratori nell’ambito dei benefici del Fondo sociale per l’occupazione.