L’Omceo di Agrigento tra i primi quattro Ordini italiani premiati da Fnomceo a Roma
L’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Omceo) di Agrigento volerà all’auditorium Ara Pacis a Roma, il prossimo 27 giugno, per ritirare l’ambito Premio “Le eccellenze dell’informazione scientifica e la centralità del paziente”, giunto quest’anno all’8^ edizione, promosso dalla Fnomceo con l’obiettivo di “promuovere e valorizzare i progetti di informazione scientifica, che hanno apportato un reale beneficio alla salute del paziente, condotti sul territorio nazionale”.
L’Omceo di Agrigento, presieduto da Santo Pitruzzella, si è qualificato nella sezione “Eccellenze dell’Informazione Scientifica” – categoria “Eventi e Congressi” con l’evento svoltosi nel marzo scorso alla Biblioteca Lucchesiana, sul tema “Intelligenza artificiale: aspetti medici ed etici” al quale ha fatto seguito la mostra “Ars medica: manoscritti e libri antichi della Biblioteca Lucchesiana”, insieme con gli Omceo di Venezia (“Intelligenza artificiale in sanità, prospettive, opportunità e rischi di un progresso inevitabile”); di Cosenza (Genetica e Medicina: opportunità e limiti”); di Enna (Strategie avanzate per il controllo della dislipidemia: un percorso terapeutico moderno”).
“Il convegno per il quale la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) ci conferirà questo importante Premio – commenta Santo Pitruzzella – è frutto di un lavoro congiunto tra la commissione Cultura di Omceo; il componente del Consiglio direttivo, Salvatore Casà; il responsabile scientifico, Carmelo Graceffa e il team della Biblioteca Lucchesiana. Siamo onorati di ricevere questo importante riconoscimento che ci dà la forza per continuare ad andare avanti facendo meglio”.
Il convegno e la relativa mostra promossi dall’Ordine di Agrigento, come si ricorderà, si è posto l’obiettivo di far riflettere sulle problematiche contemporanee e attuare un confronto tra passato e presente. Al centro del dibattito si è svolta un’attenta riflessione sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale con seri risvolti etici che riguardano principalmente l’essere umano, la sua libertà, la sua coscienza, la sua capacità di autodeterminazione.
“Algocrazia, algoretica, opportunità e rischi sono i termini che prevalgono nei dibattiti sull’intelligenza artificiale – dichiara Salvatore Casà, medico odontoiatra organizzatore dell’evento – Abbiamo avuto l’intuizione di anticipare tali argomenti e associare l’intelligenza artificiale a quanto di più tradizionale ci possa essere: il libro antico. Mentre il mondo dibatte con tante argomentazioni su potenzialità e rischi, i software generativi diventano sempre più performanti e hanno una sempre più maggiore diffusione”.