Il dj siciliano di origini palermitane e aragonese di adozione è considerato uno degli artisti più emergenti della scena elettronica europea. Il 31 dicembre sarà al locale La Rotta di Agrigento per salutare il 2022. Licht aka Jerry Prestigiacomo è un dj e producer siciliano trapiantato a Londra per lavoro dal 2008. Inizia la sua carriera di Dj/Producer, nel 2016, quando partecipa ad un concorso lanciato dalla Deutsche Symphony Orchestra di Berlino con il suo primo brano dal titolo “Tyke”, brano che raccoglie il supporto di artisti come Henrik Schwarz e Raul Midòn e che si classifica nelle prime cinque posizioni tra migliaia di concorrenti di fama internazionale.
Artista sperimentale, Licht definisce la sua musica organica e generativa, in grado di mescolare jazz, classica moderna ed elettronica in groove seducenti capaci di coinvolgere il suo pubblico in originali viaggi musicali.
Licht ha lavorato a numerosi progetti come WAU, un collettivo musicale londinese, Festa do Sol, Konflict Records e molti altri. Dal 2018 è curatore artistico e resident Dj del “Sicily Fest London”, la fiera enogastronomica londinese interamente dedicata alla Sicilia, che ogni anno coinvolge migliaia di visitatori da tutto il mondo.
Dal 2020 Licht è anche resident Dj e direttore artistico di Kasbah, un piccolo ed esclusivo club dell’isola greca di Patmos che ospita ogni anno guests di fama internazionale.
Di recente Licht si è esibito in clubs molto famosi, come il Rock’n’Roll Club di Atene, storico locale della capitale frequentato da vip e attori greci e ad Istanbul, al Fairmont Quasar Hotel su invito della fashion designer Mirela Cerica. Quest’ultima sua esibizione è apparsa anche in famosi magazine turchi di moda e lifestyle, come
Bazaar e Instyle.
Considerato uno tra gli artisti emergenti più interessanti della scena elettronica europea, Licht sarà impegnato in numerosi eventi, tra cui al locale La Rotta di Agrigento, dove si esibirà il 31 dicembre in occasione della notte di Capodanno.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Dalila Ferreri