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Licata, visita alla Chiesa di San Francesco: successo di pubblico

licataIn attesa della riapertura ufficiale al culto, fissata per il 12 Maggio 2017, grazie anche alla contemporaneità delle manifestazioni religiose che hanno già richiamato diverse migliaia di fedeli e di turisti, la riapertura al pubblico, della stupenda Chiesa di San Francesco, ha immediatamente registrato un nuovo grosso successo di pubblico.

Continua così il prezioso percorso tracciato da “I Cantieri della Conoscenza”, di cui, infatti, si è già avuto un primo positivo assaggio nel periodo natalizio, grazie ad un’iniziativa congiunta promossa dalla Soprintendenza e dalla Curia Vescovile di Agrigento e dall’Amministrazione comunale.

Mercoledì scorso ha avuto inizio una riapertura “speciale”, con l’avvio degli interventi di restauro conservativo delle opere d’arte che la chiesa custodisce, con particolare attenzione alla Cappella dell’Infermeria (1752) e alla Macchina Scenica Lignea dell’altare dell’Immacolata, importanti opere di decorazione e arredo sacro legate al classicismo barocco del settecento, interpretato da maestranze locali influenzate alla scuola di Domenico Provenzani.
“L’iniziativa – ricorda il sindaco Angelo Cambiano – fa parte dei “Cantieri della Conoscenza” promossi, progettati e condotti dall’Arch. Bernardo Agrò, Direttore della sezione tecnica S10.3 della Soprintendenza di Agrigento, nell’ambito dei compiti istituzionali legati alla tutela e valorizzazione del patrimonio architettonico-monumentale e storico-artistico. Parallelamente è in fase di completamento da parte della Soprintendenza e dell’Ufficio Beni Culturali ed Ecclesiastici diretto da Don Giuseppe Pontillo, una sistematica attività di ricognizione volta a ricostruire l’originaria consistenza del patrimonio storico-artistico e liturgico della Chiesa.”

La riapertura, inoltre, sarà occasione di momenti di studio e didattica con la collaborazione di restauratori e giovani architetti. L’ordine professionale della provincia di Agrigento ha dato infatti il suo patrocinio oltre che costituire momento di formazione per tutti i professionisti nei consueti incontri promossi dall’ordine.

Continua dunque il percorso di valorizzazione e recupero di siti storico-artistici da parte della Soprintendenza secondo la modalità del “cantiere aperto”. L’intervento strutturale è stato finanziato dal Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno mentre la messa in sicurezza degli apparati decorativi interni sono stati finanziati dalla Curia Arcivescovile, con la direzione scientifica della Soprintendenza.