Licata, operazione “Assedio”: l’Asp sospende ex Consigliere Comunale
L’Asp di Agrigento avrebbe sospeso l’oramai ex Consigliere Comunale di Licata, Giuseppe Scozzari dimesso dopo l’operazione denominata “Assedio” scattata nel giugno scorso da parte dei militari dell’Arma dei Carabinieri.
Scozzari, che sarebbe dipendete dell’azienda con la mansione di collaboratore tecnico geometra, lo scorso 11 luglio fu destinatario di un nuovo provvedimento e finì per questo agli arresti domiciliari poiché accusato dell’ipotesi di reato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Dopo la comunicazione all’Asp di Agrigento delle misure applicate, sarebbe così stata presa la decisioe “che ricorrono le condizioni per la sospensione immediata dal servizio del dipendente”, con il possibile avvio delle conseguenti azioni disciplinari.
Come si ricorderà, l’operazione “Assedio”, le cui indagini iniziarono nell’ottobre del 2017, aveva già portato lo scorso 19 giugno all’esecuzione di 7 fermi di indiziati di delitto. L’inchiesta era stata svolta con le più sofisticate tecnologie di intercettazione telefonica ed ambientale, con sistemi di localizzazione satellitare e, soprattutto, con una instancabile attività di indagine vecchio stile, fatta di pedinamenti e servizi di osservazione.
Le telecamere dei Carabinieri avevano registrato numerosi incontri e riunioni segrete, evidenziando la completa ed attuale interconnessione tra tutti gli appartenenti al sodalizio, nonché il legame a doppio filo con un rappresentante della famiglia mafiosa di Campobello di Licata.
L’inchiesta aveva riguardato, con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, un tecnico dell’A.S.P. di Agrigento, all’epoca consigliere comunale di Licata, il quale – secondo l’accusa – in accordo con il reggente della locale famiglia mafiosa, in cambio della promessa di future utilità, aveva chiesto ed ottenuto l’appoggio elettorale del citato sodalizio durante le elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale di Licata, svoltesi a giugno del 2018.