Licata, lite in famiglia: uomo spara ai familiari, poi si spara
Una presunta lite in famiglia trasformata in tragedia. E’ accaduto a Licata, dove un uomo 48enne avrebbe sparato e ucciso alcuni familiari.
Ancora da chiarire l’esatta dinamica di quanto accaduto e su questo sono già a lavoro i militari dell’arma dei Carabinieri della locale Compagnia. Dai primi rilievi – contrariamente a quanto dapprima diramato – sembrerebbero quattro le vittime, compreso il presunto autore della strage che si sarebbe sparato successivamente e ora si troverebbe in Ospedale. Gravi le sue condizioni tanto da parlare, inizialmente, di una morte sul colpo.
L’autore della strage avrebbe tentato il suicidio esplodendosi 2 colpi alla tempia con una pistola a tamburo marca Bernardelli. Una pistola diversa rispetto a quella con cui avrebbe sparato ai familiari, una Beretta cal. 9×21. Ritrovato pochi istanti dopo dai Carabinieri che erano già sulle tracce , dopo averlo intrattenuto al telefono veniva immediatamente soccorso e trasportato in elisoccorso presso l’Ospedale Sant’Elia di Caltanissetta.
Sopralluogo a cura della Sezione Rilievi del Nucleo Investigativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento che procede unitamente alla Compagnia di Licata (AG). Sul posto sono intervenuti il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Vittorio Stingo, il Sost. Proc. dr.ssa Paola Vetro ed il medico legale.
Le vittime sarebbero il fratello, la cognata e due bambini di 11 e 15 anni. I motivi del gesto sarebbero legati a dei dissidi su una eredità lasciata dal padre e riguardante alcuni terreni. Le salme sono state poste sotto sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’autopsia. Le indagini sono coordinate dal Procuratore di Agrigento Dr. Luigi Patronaggio e dal Sost. Proc. d.ssa Paola Vetro.