Questa sera con la visita penitenziale al Calvario iniziano i riti del Venerdì Santo. I confratelli di San Girolamo della Misericordia, con il testa il Governatore Angelo Gambino e l’assistente spirituale Don Totino Licata vestiti col saio bianco con cappuccio, i fianchi cinti dal cordone rosso e un cero acceso, si recano, in processione, con passo cadenzato, al suono delle marce funebri, attraverso le strade della Marina, in visita penitenziale al Calvario, sul quale svettano tre croci illuminate. Durante il percorso vengono rievocate le stazioni della Via Crucis.
Alle 3.30 della notte tra il giovedì e il venerdì santo, all’urlo di “Misericordia” i confrati escono dalla chiesa San Girolamo con il corpo di Gesù in spalla. Il Cristo, disteso su una lettiga e coperto da un prezioso telo blu, e il simulacro della Madonna Addolorata, procedono in silenzio, in mezzo ad un mare di folla, fino alla piazza Elena. Da lì la Madonna si dirige in chiesa Sant’Angelo, dove resta fino al momento della Giunta. All’alba il Cristo, al grido di “Misericordia”, viene deposto all’interno della camera ardente, detta “la casa del Signore”, allestita presso il palazzo del Barone La Lumia. Durante tutto il percorso i fedeli, dai balconi illuminati a giorno, lanciano una pioggia di fiori al passaggio del Cristo e della Madre Santa.
Alle 15 circa si celebra il rito della crocifissione. Alle 19.30 inizia l’ultima lunga fase delle celebrazione del Venerdì Santo che si concluderà a notte inoltrata. I confrati della Misericordia , si muovono dalla Chiesetta di San Girolamo, con il saio bianco e il cappuccio, riportano portando a spalla la pesante ed artistica urna bagnata di oro zecchino dove, dopo la deposizione dalla croce, verrà deposto il corpo del Cristo. Le celebrazioni si concludono domani a notte inoltrata.