Licata, festa di S. Angelo: bilancio positivo delle attività dei Vigili Urbani
Venti unità impegnate sono servite, domenica sera, ad assicurare un efficiente servizio d’ordine e di controllo del traffico, in occasione della processione di S. Angelo patrono della Città di Licata, che ha richiamato in piazza diverse migliaia di fedeli, turisti e semplici curiosi, come da lungo tempo, forse, non si vedeva.
“Tutto è andato alla perfezione – dichiarano al Comando di Polizia Municipale – grazie all’impegno e all’abnegazione di tutto il personale addetto al servizio, che pur non godendo di incentivi particolari, o essendo con contratto a 18 ore, ha lavorato con grande impegno e professionalità. Inoltre, seguendo le indicazioni pervenute dal ministero, tramite la Prefettura, con molta discrezione, abbiamo utilizzato le nostre autovetture quali barriere mobili a protezione delle migliaia di partecipanti alla processione. Tutto è filato liscio, anche per quanto riguarda la disciplina del traffico, senza incidenti ed ingorghi. Cogliamo l’occasione, per ringraziare la protezione civile, presente con 70 volontari che hanno operato attivamente e contribuito alla riuscita del servizio di vigilanza e protezione. Logicamente, il tutto tenendo presente anche l’operato degli operatori delle altre forze dell’ordine presenti in città”.
In tema di bilancio, va rilevato anche che nel corso del 2017, senza ancora tenere conto dei dati relativi ai mesi di luglio ed agosto, gli agenti della P.M. hanno elevato circa 2.600 contravvenzioni per inosservanza del codice della strada e dei vigenti regolamenti comunali in diverse materie, per un incasso già accertato di circa 70.000,00 (settantamila euro).
Un dato, questo, che in proiezione, fa presumere, per la fine del 2017 a proventi pari a circa 100.000,00 euro. Un dato non da poco in considerazione delle carenze di personale e mezzi a disposizione.
Intanto, in merito all’assenza dei mazzieri in occasione della processione, il Comando di Polizia Municipale precisa che “l’assenza non è stato frutto di una autonoma scelta, ma di una scelta ponderata frutto di un apposito parere acquisto dallo stesso Comando in considerazione del fatto che non essendoci Sindaco in carica, o suo legittimo sostituto, e che le mazze rappresentano la civicità incarnata dal massimo esponente della comunità civile, per assoluto rispetto delle prerogative del Sindaco assente, si è ritenuto che alcun rappresentante dell’Ente potesse arrogarsi analogo prestigio”. Da ciò quindi la scelta di non fare seguire l’Urna dai mazzieri comunali.