Ad organizzare l’evento la Cooperativa Archimede presieduta dal dottor Michele Della Vecchia, che ha organizzato negli ultimi mesi molti eventi culturali di successo. A conversare con la scrittrice di Racalmuto, dopo gli indirizzi di saluto del Presidente Della Vecchia, sarà il professor, Francesco Pira, sociologo e docente di comunicazione all’Università degli studi di Messina.
“Non esistono vite prive di sbagli, esistono scelte e nessuno di noi dovrebbe scegliere di voler morire”. Ha appena compiuto 29 anni la scrittrice Mariuccia La Manna, una carriera di libraia alle sue spalle, e ha già girato in lungo e in largo per la nostra isola, varcandone anche i confini, come in occasione del Salone del libro di Torino, per presentare la sua prima opera, pubblicata nel 2016, un titolo fortissimo, salutato da lusinghieri consensi della critica e dei lettori, che a distanza di tre anni, la scrittrice continua a far conoscere ai lettori, ma soprattutto ai giovani, attraverso progetti di alternanza scuola-lavoro, soprattutto nel palermitano. “Solo una vita”, edito da Bonfirraro, è, infatti, un romanzo che sembra scritto con il sangue, tratto da una storia vera che diventa tema universale di grandissima attualità. Se da un lato, infatti, si leggerà una bellissima storia d’amore, dall’altra la narrazione di alcune vicende di violenza faranno emergere le passioni più complicate dell’animo umano: eros e thanatos si alterneranno nel racconto per puntare dritto al cuore di ogni lettore. Mariuccia La Manna ha esordito con un grande privilegio, entrare a far parte di “Futura”, collana di Bonfirraro tra le più innovative del panorama editoriale nazionale, con una storia, al contempo magnifica e struggente, che regala grandi emozioni di quelle che non si tolgono dalla pelle: Marta, l’adolescente protagonista, è una ragazza piena di vita, dal forte temperamento. A soli sedici anni decide di seguire lo slancio del cuore, quando quel pomeriggio in un campetto di calcetto incrocia lo sguardo di Paolo.
Lui, orfano dall’adolescenza, appartiene a un altro mondo: è un giovane maledetto, con alle spalle un passato indicibile. Vive portandosi l’incancellabile angoscia di essersi macchiato le mani del suo stesso sangue. Ma per Marta l’amore è abbandono e, nonostante tutto, se ne innamora perdutamente, sciogliendo se stessa in quel sentimento così travolgente che fa di Paolo il perno di tutta la sua intera esistenza. Entrambi ci faranno conoscere quel lato oscuro dell’amore che ognuno rifugge, cercando in vero un po’ di tranquillità. Passano gli anni e quante volte Marta avrà ripetuto tra sé: come può avermi fatto questo? Come può la persona più amata trasformarsi in un crudele aguzzino? E ancora lo ripete, mille volte ancora…