Licata, depuratore di Contrada Ripellino: ripristinate le funzionalità
“Dopo il sequestro operato dalla Magistratura nel 2016 e l’affidamento in Gestione Commissariale al Dipartimento Acqua e Rifiuti dell’Assessorato Regionale all’Energia, sanate le tante anomalie riscontrate, il funzionamento del depuratore di Contrada Ripellino è stato riportato a pieno regime in linea con gli esiti delle analisi secondo il D.Lgs. 152/06. Da allora i controlli di rito effettuati dall’Arpa continuano a dare esiti positivi”.
Questo il commento del Sindaco Giuseppe Galanti in merito alle dichiarazioni della Magistratura a margine dell’operazione “Waterloo” che tra le tante criticità aveva rappresentato le condizioni in cui veniva tenuta la gestione del depuratore di Contrada Ripellino.
“La riconsegna dell’impianto di depurazione alla gestione commissariale di Girgenti Acque – prosegue Galanti – è avvenuta, come da relativo verbale, il 4 novembre del 2019. L’anomalia di qualche giorno fa, con il fuori servizio del trasformatore, è stata prontamente risolta con un motogeneratore volante, in attesa che Enel ripristini il trasformatore andato fuori servizio”. A proposito del canone di depurazione l’Amministrazione Comunale si è mossa già in data 5 ottobre 2018, per richiedere ad Ati Idrica Agrigento la sospensione del canone di depurazione, ai sensi della sentenza 335/08 della Corte Costituzionale. È stato risposto dall’Ati che il canone doveva comunque essere pagato ai sensi del D.Lgs. 13/09, art. 8 sexies, comma 1. Il rimborso di detto canone può essere richiesto, comunque, entro il termine massimo di cinque anni e qualora riconosciuto da sentenza – conclude il Primo Cittadino – può essere accordato dal gestore anche in forma rateizzata”.