Licata, concessioni al porto turistico: sequestri confermati
Restano sotto sequestro cabine, posti barca, parcheggi e attività commerciali all’interno del porto turistico di Licata. A deciderlo i giudici del Tribunale di Agrigento che hanno così rigettato la richiesta dei difensori dei ventidue indagati.
L’inchiesta, come si ricorderà, è scaturita dopo le denunce dell’associazione “A testa alta” che si è costituita parte civile, insieme al Comune di Licata, all’udienza preliminare a carico del dirigente del dipartimento Urbanistica del Comune di Licata, Vincenzo Ortega e di Francesco Geraci, responsabile della società che ha realizzato il porto turistico.
Quest’ultimi rischiano di finire sotto processo con l’accusa di abuso d’ufficio e falso; secondo gli investigatori vi sarebbero state delle agevolazioni per gli oneri concessori al fine di non pagare circa sette milioni di euro al Comune.
Per l’accusa, anche dopo la scadenza della concessione, sarebbero state realizzate delle opere.