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Regioni ed Enti Locali

Licata, approvato progetto Sia per l’inclusione attiva

licataL’Assessore ai Servizi Sociali, Daniele Vecchio, comunica che è stato approvato il progetto SIA – Sostegno Inclusione Attiva- anche per il Comune di Licata.

“Si tratta – spiega l’assessore, nonchè vice sindaco Vecchio – di una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un sostegno economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate, all’interno delle quali siano presenti persone minorenni, figli disabili o una donna in stato di gravidanza accertata. Il contributo è subordinato all’adesione ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa, predisposto dai servizi sociali del Comune, in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari ed altri soggetti privati attivi nell’ambito degli interventi di contrasto alla povertà, con particolare riferimento agli enti non profit.
In generale il progetto deve coinvolgere tutti i componenti del nucleo familiare e prevede specifici impegni per adulti e bambini, che vengono individuati sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni. Le attività possono riguardare i contatti con i servizi, la ricerca attiva di lavoro, l’adesione a progetti di formazione, la frequenza e l’impegno scolastico, la prevenzione e la tutela della salute. L’obiettivo è aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia.

Per ciò che concerne nello specifico il Comune di Licata, – aggiunge l’assessore ai servizi sociali – la proposta progettuale è stata approvata per un ammontare complessivo che sfiora il milione e quattrocentomila euro.

In particolare le somme saranno destinate al sostegno economico rivolto ai nuclei familiari disagiati per accompagnare gli stessi in attività micro imprenditoriali tramite l’avvio di cooperative e imprese no profit o, in alternativa, rivolte all’accesso al credito finalizzato all’inserimento lavorativo anche in forma autonoma”.

Per la realizzazione del progetto è previsto il reperimento di talune figure funzionali quali 4 assistenti sociali, 1 psicologo, 4 educatori professionali, 6 amministrativi e 2 collaboratori informatici, il tutto per la durata di due anni.

“L’innovazione del progetto – conclude l’assessore Daniele Vecchio – sta nel fatto che non si tratta di una misura puramente assistenzialistica, la cosiddetta social card, ma prevede la partecipazione dei destinatari ad un percorso di accompagnamento per fare uscire la persona o il nucleo familiare dalla situazione di emarginazione”.