Licata, approvato dal Consiglio Comunale il Consuntivo 2018
Con 15 voti a favore, 3 astenuti e 6 assenti, nella serata di ieri, il Consiglio comunale, riunitosi sotto la guida del Presidente Giuseppe Russotto, ha approvato, dichiarandolo immediatamente esecutivo, il Rendiconto della gestione esercizio finanziario 2018.
Subito dopo, con 13 voti favorevoli, 2 astenuti e 8 assenti, il Civico consesso, ha approvato il progetto relativo al Piano di Lottizzazione ai sensi dell’art. 14 L.R. 71/78 su un lotto di terreno ubicato in zona D/3 del vigente P.R.G. in Licata in Via F. Re Grillo foglio di mappa 77 – part. 290 – 289 – 188.
Quindi, dopo avere rinviato, per ulteriori approfondimenti, il punto riguardante l’approvazione del regolamento sulla collaborazione tra Cittadini e Amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione dei beni comuni urbani, sempre con la maggioranza dei voti a favore, sono stati approvati i sei punti aventi per oggetto il riconoscimento di altrettanti debiti fuori bilancio.
In considerazione della coincidenza della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, in apertura dei lavori il Presidente del Civico Consesso ha disposto un minuto di silenzio in memoria delle vittime della violenza, rimarcando il fatto che:
“Nonostante la società contemporanea, e con essa le istituzioni, – sono le sue testuali parole – abbiano fatto enormi passi avanti nel riconoscimento di eguali diritti verso tutti gli individui a prescindere da sesso, religione e cultura, ritengo che sia necessario essere sempre vigili nella tutela dei diritti del genere femminile. Non sono io a dirlo, ma ci sono centinaia di studi macroeconomici, sociologici e storici che rilevano la crucialità della donna nella società moderna: l’unico soggetto capace di essere donna, madre di famiglia e professionista e quindi reale legame tra tutti gli ambiti della nostra vita.
Di tutto ciò la storia – conclude il Presidente Russotto – è ricca di esempio: da Anna Arent, passando per Indira Gandhi fino ad arrivare alla nostra Ines Giganti Curella. Tutto ciò per elogiare, ancora una volta e sempre di più: la Donna!. E condannare chi pensa di poter prevalere con la violenza sul suo immenso valore!”