Libero Consorzio di Agrigento: rafforzata la trasparenza nel piano triennale di prevenzione della corruzione
Approvato dal Commissario Straordinario Roberto Barberi il piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza per il triennio 2017/2019, su proposta del Segretario/Direttore Generale Giuseppe Vella.
Il piano triennale di prevenzione della corruzione garantisce l’individuazione delle misure finalizzate a prevenire la corruzione nell’ambito dell’attività amministrativa del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Introdotti nel nuovo piano una serie di obiettivi strategici che serviranno a ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione. Questi obiettivi, anche attraverso un monitoraggio permanente dell’attuazione del piano, aumenteranno la capacita di scoprire i casi di corruzione creando un contesto sfavorevole a tali comportamenti.
Il Libero Consorzio ha, quindi, coerentemente avviato le attività in relazione al rispetto dei principi contenuti nel Piano di prevenzione della corruzione appena approvato.
Rafforzata la garanzia di trasparenza dell’azione amministrativa per i cittadini. I singoli uffici saranno direttamente responsabili per l’individuazione e l’elaborazione dei documenti, delle informazioni e dei dati da pubblicare. Gli uffici dovranno assicurare, tra l’altro l’integrità, il regolare aggiornamento, la completezza, la tempestività e la semplicità di consultazione dei dati pubblicati. Inoltre dovranno garantire la conformità della pubblicazione ai documenti originali nella disponibilità dell’Ente, l’indicazione della loro provenienza e la riutilizzazione delle informazioni pubblicate.
Tra gli adempimenti che saranno eseguiti con tempestività, vi sono la verifica del rispetto delle norme in materia di inconferibilità e incompatibilità e la compilazione di un questionario sottoscritto da tutti i dipendenti nel quale sono stati dichiarati gli eventuali rapporti di collaborazione esterni all’amministrazione anche a titolo gratuito e le attività economiche di parenti ed affini di secondo grado.
Prevista la mappatura dei rischi, dalle misure organizzative per le attività ad alto rischio di corruzione e dalle tavole e misure organizzative indovinate per la realizzazione del piano.
Il provvedimento servirà a ridurre in maniera consistente il rischio del manifestarsi di fatti riconducibili alla corruzione attraverso apposite misure di controllo. Tra gli altri strumenti individuati si evidenzia l’istituto della rotazione del personale operante nelle aree a rischio corruzione, la tutela del wistleblower e la formazione e l’aggiornamento annuale del personale in materia di anticorruzione.