Libero Consorzio Agrigento: “rivoluzione organizzativa” della ex Provincia
Il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Dott. Giuseppe Marino ha avviato l’iter di un programma di ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse umane in servizio presso l’Ente, sia del personale a tempo determinato che conta 134 unità lavorative, sia di quello a tempo indeterminato che comprende 468 dipendenti.
Questo percorso consentirà una più efficace ricollocazione, riqualificazione del personale e/o riconversione delle mansioni svolte. Una rimodulazione che servirà a garantire una maggiore funzionalità dei servizi indispensabili offerti all’utenza con una particolare attenzione a quelli relativi alla viabilità, alla polizia, all’ambiente ed alla protezione civile. La riorganizzazione si rende necessaria anche a causa delle limitate risorse finanziarie che hanno finito per limitare l’attività di alcuni settori, nonostante il mantenimento di molteplici competenze derivanti dalle norme regionali in materia di Liberi Consorzi.
E’ stata disposta, dunque, la copertura dei posti vacanti di cantoniere, in una prima fase, attingendo dal bacino del personale a tempo determinato, da sempre utilizzato per funzioni amministrative all’interno degli uffici provinciali.
Al fine poi di mantenere un sempre più alto livello di impegno verso i temi dell’ambiente e di garantire un proficuo svolgimento di tutte le altre attività di competenza della Polizia provinciale ne è stato disposto il potenziamento attingendo, in proporzione alle unità amministrative in atto in servizio, dal bacino del personale in forza presso gli Urp periferici e presso i servizi dello Sport, Spettacolo, Cultura, Affari Generali e Turismo.
Ne consegue, pertanto, il ridimensionamento di tali uffici con particolare riferimento alle Urp periferiche mediante l’accorpamento dell’ufficio Urp di Ribera, a quello di Sciacca e dell’Ufficio Urp di Cammarata a quello di Bivona, nonché attraverso la riduzione del 60% della consistenza numerica del personale degli Uffici Urp di Sciacca, Canicattì, Licata e Bivona.
Tale rivoluzione risulta di notevole impatto per la ex Provincia, stante che il personale adibito da sempre a funzioni amministrative, in seguito a tale provvedimento svolgerà le relative mansioni in servizi esterni all’Ente (Ambiente, Protezione Civile, Viabilità, Polizia Provinciale), realizzando quella razionalizzazione e valorizzazione delle risorse umane utile ad offrire servizi più adeguati ai cittadini.