Lettera di Gaziano: “Servirà la Devu dell’Unesco a tutelare la Valle dei Templi di Agrigento?”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Gaetano Gaziano, presidente dell’associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento” sul riconoscimento dell’Unesco alla Valle dei Templi di Agrigento:
“Sono stato cortesemente invitato a fare un intervento al Forum “Patrimonio Culturale e Creatività: la Valle, la Città, il Territorio” che si svolgerà sabato 19 settembre presso la sede del parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento. Non potrò intervenire perché mi trovo a Lampedusa. Ho comunque preparato questo intervento che invio on line all’organizzazione dell’evento (nella foto la locandina del Forum). “L’Unesco ha conferito la Devu (dichiarazione di eccezionale valore universale) alla Valle dei Templi di Agrigento. Servirà a tutelarla dall’indecoroso progetto del rigassificatore da 8 miliardi di mc. al suo confine, o sarà un’altra inutile targhetta da appendere tra le colonne doriche del tempio della Concordia? Ho proposto provocatoriamente, qualche giorno fa, di restituire all’Unesco la prima inutile targhetta, quella dell’iscrizione della Valle nella World Heritage List, perché fino ad oggi non è servita a preservarla dal progetto dell’ecomostro gasiero in zona archeologica. Questa volta però voglio essere ottimista e propositivo: la Devu potrebbe servire. Vediamo come. In primis, il sindaco Firetto, che è anche presidente del distretto turistico Valle dei Templi, potrebbe chiedere ad Enel e a coloro che hanno autorizzato l’ignobile progetto di fare un passo indietro, dato l’ “eccezionale valore universale” riconosciuto alla Valle, che ovviamente cadrebbe qualora da sotto il parco archeologico spuntassero due cisternoni da 160 mila mc di gas e una torre torcia a fiamma perenne alta 40 metri. Lo farà il sindaco Firetto? Dubito. Lo faranno i nostri politici, nazionali e regionali, fino ad oggi molto timorosi verso i poteri forti e totalmente silenti riguardo al rigassificatore? Dubito. In caso di loro silenzio (cosa probabilissima, anzi certa), potrebbe intervenire l’Unesco. La principale arma deterrente che ha l’Unesco, per scoraggiare aggressioni ai propri siti, è la minaccia della loro cancellazione dalla lista. Cosa che, per la verità aveva fatto Gianni Puglisi, capo delegazione italiana dell’Unesco, a proposito del rigassificatore al confine della Valle, per rimangiarsela rocambolescamente subito dopo. Pensate che lo farà ora che è stata attribuita la Devu alla Valle? Dubito. Fortemente dubito…” Grazie per avermi invitato e buon lavoro, Gaetano Gaziano, presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento”.