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Regioni ed Enti Locali

Legalizzazione cannabis: cosa si vuole fare realmente?

Cannabis TerapeuticaUna riforma sbandierata, annunciata come potatrice di cambiamenti sostanziali, ma il cui iter sembrerebbe essere ancora lungo e tortuoso.

Quando lo scorso luglio una proposta per la legalizzazione della cannabis era stata presentata in Parlamento, in molti avevano gridato al miracolo. Un tema così delicato inquadrato in un contesto estremamente conservatore come quello italiano. Poteva essere finalmente la svolta?

Ricordiamo che quella proposta prevedeva la liberalizzazione della cannabis anche in riferimento all’autoproduzione; quindi si parlava della possibilità, per i pazienti, di coltivare semi di cannabis come quelli di varietà femminizzata esclusivamente per uso medico.
Al momento ciò che è certo è che l’approvazione di questa legge giace sotto una valanga di emendamenti e slitta a data da destinarsi. Ne ha parlato di recente Filippo Civati, ex esponente del Pd dal quale è poi fuoriuscito dando vita al movimento politico ‘Possibile’.

L’occasione è stata la presentazione di un libro scritto dallo stesso Civati e dal titolo abbastanza esplicativo: “Cannabis, dal proibizionismo alla legalizzazione”. In questo volume l’ex Pd va a trattare le tematiche relative alla legalizzazione in Italia, al perché di tante resistenze e agli eventuali benefici enunciando, tra questi ultimi, anche aspetti che toccherebbero da vicino la Sicilia.

Uno dei punti a favore della legalizzazione che viene spesso citato è quello legato alla criminalità. Il ragionamento è facile: oggi le droghe leggere sono uno dei principali business delle mafie. Legalizzando, si andrebbe a togliere loro il giocattolo dalle mani.

E Civati ha citato proprio la Sicilia come una delle regioni simbolo di una deriva che vede la mafia spostarsi sulla produzione di cannabis. D’altra parte si registrano con cadenza quasi quotidiana anche episodi minori di reati legati a droghe leggere.

Secondo l’Osservatorio sulle Droghe quello delle sostanze stupefacenti leggere è un business molto fiorente e ormai noto cui si dedica la mafia siciliana. Una legalizzazione potrebbe togliere questo business alle mafie, e al contempo offrire maggiori garanzie sulla qualità del prodotto in circolazione.

Sempre Civati ha voluto ricordare come l’operazione potrebbe rivelarsi conveniente anche in termini economici: si parla di meno costi per lo Stato legati alle tante operazioni di Polizia; introiti da tassazione; più posti di lavoro.
Tutti fattori dei quali si è già avuto evidenza in altri paesi dove la cannabis è stata legalizzata. I benefici quindi sarebbero diversi. Resta da capire se la volontà di procedere verso la legalizzazione è concreta o se, invece, il progetto è destinato a non giungere mai ad una reale attuazione.