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Legacoop Sicilia: “condividiamo le preoccupazioni dello Svimez sulla spesa del PNRR al Mezzogiorno e sull’esigenza d’introdurre elementi correttivi”

“Facciamo ancora una volta nostro l’allarme lanciato qualche giorno fa dalla Svimez secondo cui la destinazione del 40% dei fondi del Pnrr per il Sud è tutt’altro che scontata e senza interventi correttivi difficilmente si riuscirà a spendere queste risorse”.
“Le preoccupazioni espresse, in più occasioni, da Legacoop Sicilia trovano, purtroppo, conferma e da questo punto di vista non possiamo che ribadire che per diminuire il divario ormai strutturale e consolidato per il Sud non basta confermare la quota del 40%. Per centrare l’obiettivo ci deve essere ben altro per perseguire l’obiettivo primario di ridurre le disuguaglianze, a tutti i livelli, tra il Nord e il Sud del Paese”.
Lo affermano Filippo Parrino presidente di Legacoop Sicilia e Domenico Pistone (in foto) coordinatore di LegacoopAgrigento-Palermo-Trapani.
“Tra le priorità, hanno aggiunto Parrino e Pistone, che le risorse del PNRR dovrebbero consentirci di affrontare ci sono una questione di infrastrutture che restano arretrate e un problema di mancanza di nuove politiche sugli investimenti nell’agro alimentare, l’innovazione ed i trasporti.
L’occasione del Pnrr continua ad essere un’opportunità che non va sprecata, anche se, alla luce dei dati che stanno emergendo non sarà un vero e proprio Piano Marshall utile a favorire la coesione territoriale e lo sviluppo del Mezzogiorno, ma, è comunque l’ultima occasione per avvicinare il Sud al resto d’Italia e all’Europa.
La fase di ripresa che stavamo vivendo, anche nel Mezzogiorno si e’ bruscamente interrotta a seguito del conflitto in Ucraina favorendo una fase d’ inflazione che colpisce i territori più deboli, le imprese e le famiglie.
Inoltre, le risorse del Pnrr vengono distribuite con bandi competitivi tra amministrazioni locali mettendo in evidenza la debolezza di molte amministrazioni soprattutto del mezzogiorno ma anche quelli a rischio dissesto finanziario, dove non ci sono le professionalità adeguate per partecipare a queste opportunita’. Come Legacoop nell’ auspicare l’introduzione di misure correttive che consentano ai territori del Mezzogiorno di potere effettivamente investire il 40% delle risorse del PNRR siamo convinti dell’esigenza di rilanciare, a partire proprio dalla Sicilia, nuovi modelli di concertazione e confronto tra Istituzioni e attori sociali”.

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