“Gli italiani ti perdonano tutto, tranne il successo”. Guai a riscuoterne troppo, tipo vincendo la Davis o gli Australian Open. Nel momento esatto in cui Sinner si sdraiava dopo il match point, assaporando con la schiena il dolce cemento di Melbourne, c’era già chi temperava il ditino da puntare contro di lui, con l’irrefrenabile tentazione di andare controcorrente per sentirsi un poco più intelligenti della massa. Tutto previsto, ma lascia lo stesso un velo di tristezza assistere alle severe prediche fiscali per la residenza a Montecarlo e, addirittura, ascoltare i dubbi sulla sua italianità per via del nome o dell’abitudine a esprimersi in inglese (che, sì, risulta eccentrico per un popolo così refrattario all’apprendimento delle lingue straniere)”.
Non solo un velo di tristezza ma anche un po’ di rabbia.
Smettiamola di essere così, diventiamo italiani non italioti…Buona visione!