Lampedusa, sequestrato l’impianto di carburante dell’aeroporto: il sindaco Martello scrive al Governo
“Il sequestro da parte dell’Autorità giudiziaria dell’unico deposito carburante presente nell’aeroporto di Lampedusa rischia di avere conseguente anche molto gravi per la nostra comunità sia dal punto di vista turistico, e quindi per l’economia dell’isola, ma soprattutto dal punto di vista sanitario dal momento che senza l’utilizzo dell’impianto non è possibile assicurare il regolare rifornimento alle eliambulanze del 118”. Lo dice il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello che a questo proposito ha scritto una lettera al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, all’assessore alla Salute Ruggero Razza, all’assessore al Turismo Manlio Messina, all’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone ed al Prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa chiedendo loro di attivarsi affinché, nelle more della definizione del procedimento giudiziario che ha portato al sequestro, si possano garantire le condizioni di sicurezza dell’impianto e lo stesso possa essere rimesso in funzione, se necessario sotto la gestione della Protezione Civile, dell’Aeronautica Militare o di un Ente indicato dall’Autorità Giudiziaria.
“Proprio in un momento nel quale le attività economiche e commerciali stanno faticosamente iniziando a risollevarsi dagli effetti della pandemia Covid – aggiunge il sindaco Martello – è inaccettabile che l’isola di Lampedusa non possa contare sulla piena operatività dei servizi aeroportuali. Non entro nel merito delle motivazioni che hanno portato al sequestro, ma da sindaco ho il dovere di tutelare la mia comunità: chiedo dunque a tutte le Autorità interessate di attivarsi immediatamente, ognuno nel proprio ambito di competenza, per trovare una soluzione e garantire ai nostri concittadini ed ai turisti che arrivano nelle Isole Pelagie tutti i servizi essenziali legati alla mobilità ed alla sicurezza sanitaria”.