Nella notte del 28 luglio si è ripetuto nell’isola di Lampedusa lo straordinario evento di ovodeposizione della tartaruga marina Caretta caretta: si tratta del secondo nido accertato sulla maggiore delle Pelagie, dopo quello del 14 luglio, deposto sempre sulla spiaggia della Guitgia.
Il personale della Riserva Naturale regionale “Isola di Lampedusa”, gestita da Legambiente Sicilia, si è recato sul posto e dopo aver constatato la presenza delle uova, ha provveduto a recintare e segnalare il nido, che resterà in incubazione per circa 60 giorni.
Tali azioni rientrano nel programma di monitoraggio della riproduzione della tartaruga a Lampedusa svolto da Riserva Naturale-Legambiente, a tal fine autorizzata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
L’area circostante il nido sarà sottoposta a tutela grazie ad un’Ordinanza emanata dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Lampedusa, ma è necessario che ciascuno, cittadino o turista, collabori a prendersi cura del nido, evitando di proiettare ombra in corrispondenza della camera delle uova e di accedere all’interno dell’area recintata.