Lampedusa, riparliamo dei lavoratori ecologici. Lettera dell’Usb al sindaco Nicolini
Lettera indirizzata al sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, da parte di Aldo Mucci dell’Usb-Lavoro Privato, che torna a parlare dei lavoratori ecologici:
“In un recente comunicato, inoltrato alle testate giornalistiche online della Città di Agrigento, attraverso l’ufficio stampa comunale si legge: “Lo sciopero dei lavoratori del Raggruppamento di Imprese capofila Iseda, in atto oggi a Lampedusa, sarebbe determinato dal mancato mantenimento degli impegni che queste avrebbero preso alla presenza del Prefetto di Agrigento nell’Ottobre 2015. Rti Iseda aveva garantito l’erogazione dei salari con la formula 1+1”.
Che idea questa “equazione”! Stranamente questa formula, non si trova in nessun CCNL d’Italia. Cioè, per ogni fattura liquidata dall’Amministrazione Comunale le imprese avrebbero pagato due mensilità ai propri lavoratori. Allo stato attuale gli impegni non pare siano stati mantenuti e alcuni lavoratori, così come appreso dal Sindaco Nicolini, non avrebbero ricevuto la mensilità di Ottobre 2015 (occorre evidenziare che i lavoratori e le loro famiglie hanno quotidianamente informato il Sindaco e l’amministrazione comunale del mancato pagamento degli stipendi).
Nel corso dello sciopero in atto, una delegazione di lavoratori rappresentata dal sindacato USB ha chiesto ed ottenuto un immediato incontro con il Sindaco Nicolini. A onor del vero, è bene dire che i lavoratori, le loro famiglie, le bandiere USB erano davanti l’ingresso del Comune e non avevano alcuna intenzione di desistere. Se fosse stato presente il grande filosofo romano Cicerone avrebbe detto: “Cibi condimentum esse famem”- La fame è il condimento del cibo.
Il leitmotive dell’incontro, continua il comunicato del Comune – (traduco: motivo), è stato il “gioco delle tre carte” che il sindacalista attribuiva alla controversia di cui sono vittime i lavoratori del Raggruppamento di imprese Iseda, Seap e Sap. Nell’ennesimo incontro con la delegazione di lavoratori, era questa volta presente anche Aldo Mucci, dell’Unione Sindacale di Base. La conversazione ha visto una repentina interruzione, attuata dal sindacalista, nel momento in cui la Sindaca ha restituito al mittente le accuse di “gioco delle tre carte” allusivamente attribuite all’Amministrazione comunale.
L’USB precisa che i lavoratori ed i rappresentanti sindacali, hanno lasciato l’ufficio comunale, dopo avere “toccato con mano” la “sgarbatezza” e l’indifferentia, della signora Sindaco.
Forse è giunto il momento che nella vertenza dei lavoratori ecologici del Comune di Lampedusa, Lei, come Primo cittadino, si assuma qualche responsabilità.La situazione che si è venuta a crearsi non è certo una colpa dei lavoratori, che si sono fatti strumentalizzare da “sindacati che fanno politica”, bensì da una gestione della “querelle” Comune-Regione- RTI ISEDA, assolutamente inefficace.
Signora Sindaco, riterremmo utile un minimo di autocritica da parte Sua in merito agli errori commessi, e che non vorremmo si ripetano. Perché a questo punto asserire che i lavoratori del Comune siano strumentalizzati dai sindacati? Per l’ennesima volta offende questi lavoratori ritenendoli incapaci di un ragionamento autonomo e libero, a continua conferma scarsa considerazione si ha di loro.
Noi riteniamo che lo faccia per nascondere la verità, ovvero la mancanza di politiche vere, concrete verso questa lunga e aspra vertenza.
La recente scelta di delegare, “per continui impegni istituzionali”, ad altri la presenza dell’Amministrazione comunale in conciliazione per il tentativo di raffreddamento delle sciopero indetto da questo sindacato, convocato dal Prefetto di Agrigento, è la dimostrazione di quanto sopra affermato.
Pertanto, rimaniamo fiduciosi, in attesa di un impegno immediato e adeguato in relazione alle istanze sociali rivolte legittimamente a chi Amministra Lampedusa e cura gli interessi dei cittadini”, conclude Mucci.