Il “ROV” della Guardia Costiera di Messina, avrebbe infatti individuato il corpo del marinaio incastrato nella nave da pesca, che si troverebbe ad oltre 60 metri di profondità nel punto in cui è affondata.
Il robot avrebbe cercato di “liberare” il corpo, ma sembrerebbe senza un esito positivo. A riportare la notizia il quotidiano “Giornale di Sicilia” nella sua edizione online.