“L’accoglienza della Cultura”: il museo come veicolo di dialogo interculturale
Valorizzare il museo come veicolo di dialogo interculturale, partendo dal presente per esplorare il passato e immaginare il futuro.
È questo il significato della formazione per studenti italiani e stranieri, inserita del programma “L’accoglienza della Cultura. La Cultura dell’accoglienza”, che si è chiusa stamani al Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” di Agrigento.
Gli incontri, che hanno coinvolto gli studenti del Liceo Scientifico “Leonardo” di Agrigento e i migranti minori non accompagnati ospiti degli Sprar di Agrigento e Raffadali, sono stati curati da Elisabetta Falchetti, Docente di Museologia e Museografia a “Sapienza Università”, ricercatore e Project manager “Eccom” e progettazione europea per storytelling e dal giornalista, scrittore e documentarista di geopolitica Luca Attanasio autore del libro: “Il Bagaglio. Storie e numeri del fenomeno dei migranti minori non accompagnati”.
La formazione, inoltre, è stata monitorata da Alessandro Romano e da Elisabetta di Giovanni, ricercatori di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio Fisico e della Formazione all’Università di Palermo.
Il progetto ha curato un laboratorio di narrazione che ha dedicato particolare attenzione alla narrazione autobiografica e interculturale e tecniche narrative del dialogo con i migranti. Lo storytelling, appunto, è una metodologia che usa la narrazione come mezzo creato dalla mente per inquadrare gli eventi della realtà e spiegarli secondo una logica di senso.
È stato, infine, attivato, un modulo formativo sulle migrazioni e politiche internazionali.
Ripensare, quindi, al ruolo del museo nella contemporaneità: un museo che sa parlare al pubblico, ma che ancora prima di parlare sa ascoltare, lasciandosi guidare dai bisogni e dalle attese delle persone che di questo presente e, soprattutto, di questo futuro sono e saranno i protagonisti.
“La formazione è andata benissimo valori e contenuti altissimi ed in linea con l’Europa”, ha affermato il responsabile della comunicazione di CoopCulture Leonardo Guarnieri, che ha continuato: “Da Agrigento è veramente partito un concetto nuovo di museo e contenuto. I ragazzi al “Griffo” hanno lavorato benissimo, sono stati loro a fare le visite e le presenteranno attraverso nuovi temi, Musica e Danza, Arte e Cultura, Linguaggio. Gli oggetti del museo hanno stimolato gli studenti a trarre dall’oggetto il massimo ed a presentarlo attraverso le loro sensazioni. Ad esempio alcuni vasi con danze dionisiache sono stati presentati anche attraverso la danza e la sua storia: tarantella per noi, ritmi per gli altri che, poi, sono stati fusi insieme”.
L’iniziativa, curata ed organizzata da CoopCulture per il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, in collaborazione con la Caritas – Migrantes e la partecipazione del Comune di Agrigento, finalizzata a promuovere i valori di una generazione aperta, dinamica, solidale e di un’Europa che sa accogliere, proseguirà con visite al museo, alla Valle dei Templi e Santa Maria dei Greci. Infine, in occasione della Festa del Mandorlo, l’accensione del Tripode ed il musical al Palacongressi per la regia di Marco Savatteri.
Luigi Mula