La UIL agrigentina, con una Delegazione guidata dal Segretario Generale – Gero Acquisto, si è recata a Bari per la Manifestazione Unitaria Cgil Cisl Uil di sabato 26 scorso.
L’evento di Bari ha visto in prima fila l’attivismo sentito del Segretario Generale Nazionale UIL, Pierpaolo Bombardieri.
Lorganizzazione della manifestazione è stata imperniata sullo slogan “Ripartiamo insieme”, come grande faro sul buio economico conseguente alla pandemia e, soprattutto, in vista della scadenza del 30 giugno 2021 della cassa integrazione per tutte le aziende e i lavoratori che da un anno e mezzo sono alle prese con la Pandemia Covid 19.
«Bisogna fare attenzione – ha detto Bombardieri – ci sono crisi e situazioni che rischiano di esplodere, dobbiamo evitare che questo diventi una bomba sociale a partire dal 1 luglio».
“E’ innegabile – dice il Segretario Generale della Uil agrigentina, Gero Acquisto – che c’è il serio rischio di tensioni sociali. Come Rappresentanti Uil lo denunciamo da un po’ di tempo, con la conseguenza paradossale di essere risultati allarmisti, in luogo di una lungimiranza che nasce dalla nostra costante propensione all’ascolto delle persone che soffrono e che oggi vedono messo a rischio il loro futuro. Questo si acuisce in una provincia come quella agrigentina, con un altissimo tasso di disoccupazione, dove c’è fame di lavoro, dove giovani e padri di famiglia continuano ad emigrare. Noi pensiamo che, per quello che riguarda lo sblocco dei licenziamenti, sia opportuno prolungare di 4 mesi ancora il blocco, fino ad ottobre. Chiediamo alla politica e al Governo di rendere ancora il Lavoro il fondamento della nostra società, facendo ripartire da esso questo Paese, per dare dignità e rispetto ai lavoratori a alle lavoratrici che hanno sacrificato la vita durante quest’anno di pandemia. Noi siamo sempre aperti al dialogo, ci siamo confrontati con il Presidente del Consiglio, con i partiti e tutti i gruppi parlamentari. Abbiamo spiegato – ha detto Acquisto – tramite il nostro Segretario Generale, che la proposta di “licenziamenti selettivi” non può trovare riscontro per una evidente difficoltà tecnica ad identificare le filiere. Chi pensa che si possa ripartire licenziando, in una fase che dovrebbe vederci tutti insieme ragionare sul miglior uso delle risorse comunitarie, non vuol bene al Paese. Servono provvedimenti che vadano sulla strada della redistribuzione e della giustizia sociale. Al Governo chiediamo maggior coraggio e con forza lo hanno chiesto le migliaia di lavoratori e pensionati scesi in piazza».
Sugli ammortizzatori sociali c’è finalmente stata un’accelerazione – ha detto ancora Acquisto – con una bozza all’attenzione del governo. Ci aspettiamo presto una discussione più articolata. Noi abbiamo due principi fermi. Il primo di tipo “assicurativo”, per il quale chiediamo che le tantissime aziende che oggi non contribuiscono alla cassa integrazione straordinaria o in deroga, inizino a farlo. Il secondo di tipo “universale”, per il quale chiediamo che la cassa integrazione copra e garantisca tutti i settori.