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Nuove tecnologie

La tempesta dei cyber attacchi: i nostri dati sono al sicuro?

Attacchi hacker, cyber sicurezza, truffe, spam e phishing. A guardare le ultime notizie online c’è l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda la navigazione sicura. Furti e crimini digitali che si sono letteralmente triplicati negli ultimi due anni, ovvero quelli in cui la pandemia da Covid 19 ci ha costretto in casa e ha fatto migrare sulla rete i nostri interessi, i nostri bisogni, le nostre vite.

E ora che abbiamo spostato la nostra residenza, i dati che vi immettiamo sono al sicuro? Stando a quanto riferito dall’ultimo report dell’Osservatorio Cyber di CRIF verrebbe da dire proprio di no. Come si legge su Giochidislots, testata specializzata nel gioco legale e pubblico in Italia, i dati personali sottratti nel web nel 2021 sono cresciuti del 48,7% per gli utenti italiani, arrivando a colpire la cifra record di 1,8 milioni di persone in crescita di 57 punti percentuali rispetto al 2020. Numeri che mettono paura e che devono spingere a una riflessione a due livelli: quello persona, privato e famigliare, con una nuova sensibilizzazione domestica e intima dei propri dati e delle informazioni personali; l’altro più istituzionale, politico, quasi educativo. Serve parlare di queste cose anche a scuola, ad esempio, e finanziarie nuove misure di sicurezza online.

Anche per far fronte ai nuovi attacchi provenienti dalla Russia. Lo spiega ai microfoni del Corriere della Sera, Nunzia Ciardi, vice direttrice dell’ACN, Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, e già operativa al vertice della Polizia Postale. “Ci auguriamo che la tempesta passi – ha spiegato – ma sentiamo che c’è qualcosa di più, un’escalation in agguato. Finora gli attacchi hacker filorussi sono stati solo propagandistici e dimostrativi. Non vorrei sembrare pessimista, ma temo che ne arriveranno di peggiori. Niente panico, però: abbiamo i mezzi per difenderci”. Per peggiori, Nunzia Ciardi pensa ad attacchi non solo verso siti istituzionali ma a offensive rivolte direttamente alle reti: “Ci sono intrusioni, come quelle con i ransomware o l’acquisizione delle credenziali degli amministratori, che danneggiano invece in maniera pesante i sistemi informatici, interrompono servizi essenziali, creano grossi problemi alla collettività”.

Tornando ai dati dell’Osservatorio Cyber elaborati da Giochidislots gli utenti più colpiti da furti e attacchi sono quelli di età compresa tra i 41 e i 50 anni e in generale tutti gli over 50, con una incidenza particolare nel centro Italia, dove si trovano il 37% degli utenti colpiti. Numeri che devono spingere a un’azione rapida, da parte di tutti.