La ristrutturazione della casa in detrazione. I bonus edilizi 2022
È stato emesso il decreto prezzi 2 del Ministro Cingolani. Il decreto prezzi 2 riporta le tabelle con i prezzi e i nuovi massimali per gli interventi. Il decreto indica le linee guida per tutto il comparto edilizio e per le relazioni degli asseveratori, perché indica i costi massimi per tipologia di intervento, anche per tutti i tipi di misure a sostegno dell’edilizia come Ecobonus, SuperEcobonus, Bonus casa, Bonus Facciate per le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito.
Le esclusioni dal tetto massimo previsto per gli interventi dei Bonus edilizi
Nel Decreto Prezzi 2 sono esclusi dai tetti massimi e per gli tutti gli interventi di tutti i bonus edilizi:
- IVA;
- Oneri professionali;
- Costi di posa in opera.
Gli effetti si produrranno solamente 30 giorni dopo la pubblicazione dello stesso in Gazzetta Ufficiale. Per quanto riguarda i massimali individuati, il decreto aggiorna quelli già vigenti per l’Ecobonus e li aumenta di circa il 20%, in considerazione del maggior costo delle materie prime e dell’inflazione.
Il funzionamento del decreto prezzi 2
Il decreto prezzi 2 non è un prezziario ma fissa i tetti massimi per incentivo. Cioè fissa delle soglie massime per ogni intervento, entro le quali è riconosciuta l’agevolazione prevista. Ciò vale per tutti i tipi di intervento, anche per quelli trainati da quelli principali, come per esempio l’installazione di un ascensore. È molto importante conoscere il prezzo di listino degli ascensori quando l’intervento richiesto è anche quello dell’installazione di un impianto di elevazione. Il dato serve per monitorare l’ammontare del costo di ristrutturazione ed efficientamento energetico dell’intervento. In questo caso l’intervento è classificato come trainato e può riguardare quelli previsti per la finalità di abbattimento delle barriere architettoniche come:
- installazione degli ascensori e montacarichi;
- installazione di meccanismi robotici che favoriscano la mobilità interna di persone over 65 e con difficoltà motoria;
- installazione di colonnine per la ricarica delle vetture elettriche;
- installazione di pannelli fotovoltaici anche su strutture di pertinenza degli edifici.
Il finanziamento per gli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche è previsto anche per gli altri bonus, a patto che l’intervento sia eseguito congiuntamente ad almeno uno di quelli trainati.
Il finanziamento per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Ecco come e cosa prevede
Inoltre, è ormai risaputo che per godere dello sconto in fattura sul preventivo per l’installazione dell’ascensore, finalizzato all’abbattimento delle barriere architettoniche, non è necessario che obbligatoriamente sia presente tra i condomini un portatore di handicap o un over 65. Infatti, la circolare del Mit ha chiarito che per godere della riduzione fiscale con lo sconto in fattura o l’abbattimento IRPEF è sufficiente che l’intervento da finanziare abbia lo scopo di rendere agevole la mobilità interna all’edificio, a prescindere dalla presenza o meno di soggetti con difficoltà motorie o oltre i 65 anni.
Il rapporto ENEA. Interventi su Case Private e Condomini per un ammontare di 18,3 miliardi di investimenti
È interessante notare come, secondo l’analisi del rapporto Enea, al 31 gennaio 2022 erano in corso 107.588 interventi edilizi, per 18.3 miliardi di investimenti in detrazioni per oltre 20 miliardi grazie al Superbonus 110%. La quota più alta degli interventi riguarda i lavori in condominio, per 16.348 cantieri condominiali avviati e per una quota del 48% del totale degli investimenti. I cantieri ultimati sono il 63,7%. I condomini si rivelano un importante canale di sviluppo del SuperBonus 110%. Ma il super bonus non è l’unico strumento che un condominio può adottare per l’efficientamento energetico o per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
La riconferma di tutti i Bonus e l’introduzione nel 2022 di quello per l’abbattimento delle barriere architettoniche con rimborso al 75%
Nel corso dei mesi nei quali è nato ed ha funzionato il Super Bonus 110%, molti degli interventi richiesti avevano come scopo di abbellire l’edificio o dotarlo di un ascensore, piuttosto che adeguarlo energeticamente. Così il super bonus ha finito con il distrarre da tutti gli altri Bonus edilizi che sono già in vigore da tempo e riconfermati per il 2022, che sono molto più rapidi rispetto alle pratiche burocratiche e alla tempistica dell’intervento.
Il bonus ristrutturazione prevede già da tempo l’abbattimento del 50% della spesa in dieci anni, per un tetto di 96mila euro complessivo di spesa. Ma c’è un’altra misura che potrebbe essere ancora migliore del bonus ristrutturazione ed è il Bonus per l’abbattimento delle barriere, con il rimborso fiscale del 75%.
Le misure alternative di finanziamento per i condomini, per installare l’ascensore. Ora è possibile attivare specifiche agevolazioni fiscali
Per il 2022 il Governo ha deciso un’altra misura per consentire più velocemente il finanziamento dell’ascensore per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il Bonus per questa misura prevede il rimborso fiscale del 75% in 5 anni. Per i condomini il tetto di spesa coperta è di 40mila euro per le prime otto unità, di 30mila per le successive. Infine, il bonus è cedibile. Nel caso degli ascensori non tutti sono finanziabili. Il decreto afferma che l’ascensore finanziato deve essere aderente alle previsioni del decreto ministeriale 236/89. L’impianto di sollevamento si può installare anche in edifici preesistenti e non solo nuovi. In questo caso la norma prevede che:
- la cabina deve avere dimensioni minime di 1,20 metri di profondità e 0,80 metri di larghezza;
- la porta deve avere una luce netta minima di 0,75 metri, posta sul lato corto;
- davanti alla cabina deve esserci uno spazio libero di almeno 1,40 per 1,40 metri;
- le porte devono rimanere aperte per almeno 8 secondi e devono chiudersi in un tempo minimo di 4 secondi;
- lo stazionamento ai piani deve avvenire a porte chiuse.
Come funzionano le asseverazioni e il tetto di spesa finanziabile
Con il 2022 e per contrastare la deriva delle truffe, il Governo ha introdotto per tutti i bonus l’obbligo dell’asseverazione. Com’è noto, si tratta di una misura che riguarda la certificazione delle spese redatta da un tecnico abilitato. L’asseverazione deve certificare che la spesa sostenuta e finanziata, non deve superare il tetto dei costi massimi stabiliti nel decreto prezzi 2. Qualora le spese per i lavori dovessero superare il tetto massimo previsto dal decreto prezzi 2, le agevolazioni fiscali previste dai vari bonus non saranno applicate per la parte eccedente la soglia del tetto massimo.