La “panchina rossa per la vita” di Furci Siculo porta il nome di Lorena Quaranta
Cinzia ed Enzo Quaranta, cuori di genitori, desideravano che la panchina rossa di Furci portasse il nome di Lorena.
Desiderio rappresentato dall’associazione “Al tuo fianco”, presieduta da Cettina La Torre, all’Amministrazione comunale della cittadina che ha ospitato la giovane studente in medicina sorridente alla vita e, anche, nelle ultima ore della sua esistenza vittima di un drammatico episodio di estrema e assurda violenza.
Il sindaco Matteo Francilia ha accolto il desiderio di Cinzia ed Enzo e da oggi “la panchina rossa per la vita” porta il nome di Lorena.
Alla cerimonia, oltre ai genitori e il fratellino Giuseppe, hanno partecipato il sindaco Matteo Francilia, gli amministratori di diversi comuni della zona jonica, il questore, il viceprefetto Silvana Merenda, il capitano comandante della Compagnia Carabinieri di Taormina, il vicequestore Fabio Ettaro, dirigente del Commissariato di Polizia di Taormina, la vicepresidente dell’Ordine degli Avvocati di Messina Maria Isabella Celeste, rappresentati dell’università di Messina, Vera Squadrito e Giovanna Zizzo, mamme di giovani vittime di femminicidio.
Furci Siculo e Favara condividono un grande dolore e, nello stesso tempo, un significativo messaggio di universale condanna della violenza sulle donne e dei femminicidi. Lorena vive nel ricordo dei suoi cari ed è un vivo messaggio contro uno tra i peggiori crimini che bestie feroci con le sembianze di uomini continuano a consumare.