La Pallavolo Aragona dice “NO” alla violenza sulle donne
Una delegazione della Seap Dalli Cardillo Aragona, composta dal presidente Nino Di Giacomo, dal dirigente Vincenzo Mistretta, dalle giocatrici Martina Baruffi, Carolina Falcucci e Francesca Parisi, in occasione del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, ha partecipato ad un paio di iniziative in provincia di Agrigento.
Nel primo pomeriggio di ieri la delegazione del club biancoazzurro, che milita in serie B1, al teatro Armonia, ha presieduto all’evento intitolato “Aragona contro la violenza”, organizzato dall’amministrazione comunale, in particolare dall’assessorato alle Pari Opportunità retto da Stefania Di Giacomo. Vi hanno partecipato, tra gli altri, i rappresentanti delle istituzioni militari, civili, scolastiche e religiose, del Consultorio familiare e dell’Associazionismo di Aragona. Al termine della manifestazione è stata messa in scena la rappresentazione teatrale “Il rosso si indossa, non si versa”. Poi in prima serata, la Seap Dalli Cardillo Aragona ha partecipato a Canicattì ad un altro importante evento organizzato da “Euroform, la scuola professionale dei mestieri”, sponsor della pallavolo Aragona, sempre in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Al quinto piano del palazzo Cadillac, sede di “Euroform”, presso Largo Aosta di Canicattì, si è tenuto un incontro dibattito dal titolo “Ricordare oggi per ricordare sempre”.
Hanno relazionato, tra gli altri, Maria Pontillo, Vice Dirigente del Commissariato della Polizia di Stato di Canicattì e responsabile dell’ufficio minori, maltrattamenti e violenze; Giuseppe Lauricella, presidente “UNITRE’” e autore del libro “Il figlio maschio”; Dalila Gallo, Presidente Coop. Soc. Casa Rifugio per donne vittime di violenza e Silvana Manna, assistente sociale esperta in mediatore familiare. Vi è stato anche un monologo di Lucia Nicuzza, tratto da una storia vera. I lavori sono stati introdotti da Mariella Di Grigoli e moderati dal direttore di Canicattiweb, Cesare Sciabarrà.