Stamani, nel corso della consueta conferenza stampa pre gara, il coach biancoazzurro Franco Ciani ha parlato della gara di domenica e della prima vittoria esterna ottenuta dai “giganti” di Agrigento in questa “sofferta” prima fase di campionato.
Con lui anche il playmaker Alessandro Piazza che dopo la bella prestazione contro Ferentino ha affermato: “Aspettavamo questa vittoria da tre mesi per il morale e per il livello del nostro gioco che nell’ultimo mese è aumentato molto. Vincere in trasferta dopo tante partite ci voleva, ma non dobbiamo abbassare la guardia perchè è un campionato molto difficile“. “Ci aspettano tre partite molto toste – continua “piazzino” – ma questa ultima vittoria ci ha dato morale“.
Stesso tabellino di marcia per la Fortitudo Agrigento e la Eurobasket Roma per quello che può essere definito, ad oggi, uno scontro diretto.
“Sicuramente – afferma coach Franco Ciani – sarà tutta un’altra partita rispetto al torneo di Ragusa perchè sono passati tre mesi e entrambe le squadre sono molto cambiate. Oggi si affrontano due squadra che fanno una pallacanestro diversa. Alcuni punti di contatto li abbiamo, però è chiaro che la fisicità che hanno loro sotto canestro sarà importante“. “Hanno una grande capacità ad aggredire e sono molto concreti in attacco così come in difesa. Sarà uno scontro estremamente impegnativo“.
“Ogni partita va giocata come se fosse una finale – evidenzia Ciani -. Non guardo la classifica per non perdere tempo; questo è un campionato che non ci si può fermare a pensare a quello che potrebbe essere qualora tu vincessi o perdessi”. “Abbiamo vinto tre partite su quattro e domenica abbiamo la possibilità di arrivare potenzialmente nelle prime quattro. Questo vuol dire che nel giro di un battito di ciglia cambia completamente lo scenario“.
Quello di domenica sarà anche un incontro-scontro fra due ottimi amici, Ale Piazza e Daniele Bonessio. Quest’ultimo, testimone di nozze, del playmaker biancoazzurro è infatti il migliore amico di “piazzino” che non nasconde l’emozione nel vederlo al PalaMoncada, senza però dimenticare che “quando si alza la palla a due, non si guarda in faccia nessuno“.
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