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La filosofia di strada scende ad Agrigento: lezioni in Piazza Cavour, ai templi e nei locali per le feste

Dal quest’anno, a Milano, in Piazza Affari, ogni domenica c’è un artista di strada che, invece di suonare, fa una lezione di filosofia.
Dopo che i giornali hanno scritto di lui, il pubblico è cresciuto. E anche il progetto.
L’artista si chiama Davide Valenti, è un insegnante di filosofia nei licei di Milano e artista visivo.
Essendo siciliano, per le feste natalizie, il prof. ha deciso di fare un tour di filosofia di strada ad Agrigento.
La prima tappa è stata presso Scaro Cafè, in Piazza Ravanusella, per l’apertura dello spettacolo di Alfonso Moscato: “Diotima o l’erotismo”.
La seconda tappa sarà una vera e propria lezione di filosofia di strada:
– Socrate e la città della cultura, In Piazza Cavour, Agrigento, domenica prossima, 29 dicembre, alle 11.00 del mattino.
Sarà poi presso
– Le Fabbriche, venerdì 3 gennaio alle 18.00, in via San Francesco d’Assisi, 1, con I Filosofi Terroni, e al
– Giardino della Kolymbethra, domenica 5 gennaio, alle 11.00 del mattino, nella valle dei templi, con Sub Divo. la Natura della filosofia.

Duemila e cinquecento anni fa, Socrate lo faceva ad Atene, i pitagorici a Crotone, Parmenide ad Elea, Gorgia a Lentini, Platone a Siracusa, Empedocle proprio ad Agrigento.
Il fascino che la filosofia ancora esercita è quello della scoperta di ciò che è dietro le apparenze, la rivelazione di ciò che è occulto.

Il successo della filosofia di strada dimostra un desiderio di profondità e l’insufficienza dell’informazione superficiale dei social media o degli stessi mass media: che cosa c’è dietro?

Ci stiamo accorgendo che la felicità non arriverà dal prossimo like su tiktok, dal nuovo smartphone, automobile o appartamento. E neanche dalla prossima moglie, figlio o lavoro. C’è sempre qualcosa che manca. C’è un desiderio che chiede ancora di essere soddisfatto. Che cosa vogliamo davvero?

In Grecia, la filosofia ha risposto alla domanda sul senso della vita.
Nell’anno in cui Agrigento ha la responsabilità di essere capitale della cultura, forse non è troppo tardi per ricominciare a crescere, ad andare in profondità e, magari, a dare l’esempio.