Konsumer e il coordinamento Titano scrivono ai Sindaci dell’Ati Ag9: “pronti a mobilitazioni di massa”
Le Associazioni “Konsumer Italia”, rappresentata dall’Avv. Giuseppe Di Miceli (in foto), e il Coordinamento delle associazioni e movimenti per l’acqua pubblica “TITANO” rappresentato dal Geom. Enrico Caldara e dal Sig. Salvatore Licata, nella loro qualità di portavoce, di cui fanno parte – l’Associazione “Promoteo Ius” Favara – Il Comitato Civico Beni Comuni di Raffadali – il Comitato Cittadino Storico S. Biagio Platani – il Comitato Fondachello Playa Licata – il Gad Piccolo Teatro Canicattì – l’Associazione Montevago Acqua e Vita – le sedi dell’Associazione “Cittadinanza Attiva” di Casteltermini e Licata – ringraziando la disponibilità di Sua Eccellenza il Prefetto e i Commissari incaricati della gestione del SII, rappresentano che la particolare attenzione prestata dalle Istituzioni su questo territorio è dovuta alle motivazioni del commissariamento della stessa gestione, che non ammette ritardi e incertezze.
“L’incontro – scrivono le associazioni – è stato richiesto dalle scriventi Associazioni una volta ricevuto, da Konsumer, il riscontro, da parte dell’ATI AG9, alla richiesta di accesso agli atti sul procedimento per il riconoscimento ai Comuni che ne hanno fatto richiesta circa la sussistenza dei requisiti dell’art. 147 del d.lgs152/2006, per la gestione in house del servizio idrico, dal quale si evince uno stallo decisionale dell’organo di governo dell’Ambito. A parere delle scriventi il procedimento è improcedibile per quanto già contenuto nel riscontro del Ministero dell’Ambiente alla Regione Lombardia proprio sulla tematica affrontata e dall’odierno Decreto di commissariamento del Voltano S.p.A. e del Tre Sorgenti – Consortile, in quanto dal 2014 la normativa vigente non consente più gestioni autonome all’interno dello stesso ambito territoriale. Ancora, si è poi discusso della nuova forma di gestione pubblica del servizio idrico, a mezzo dell’Azienda Speciale Pubblica – consortile – decisa dai Sindaci nell’assemblea dell’ATI del 27/09/2019, – alla quale ad oggi non è ancora seguita nemmeno la trasmissione, da parte della stessa ATI, presso i relativi Consigli Comunali dei Comuni Agrigentini, – affinché questa non venga sovvertita dai recenti commissariamenti regionali. Proprio su questo argomento il Prefetto ha rassicurato le Associazioni, partendo dal fatto che i procedimenti avviati della Regione Sicilia per l’ATI di Agrigento, sia quello che riguarda il commissariamento sul piano d’ambito che la diffida sulle altre procedure ad oggi ancora non definite, contengono delle chiare disposizioni affinché l’ATI agrigentina acceleri il proprio agire nei confronti dell’avvicendamento tra l’attuale gestione prefettizia e l’Azienda Speciale Pubblica voluta proprio dai Sindaci. Infine, i Commissari Prefettizi hanno rappresentato che ulteriori ritardi nell’avvicendamento gestionale, di cui sopra, potrebbero portare financo alla sospensione dell’erogazione del servizio idrico per le conclamate difficoltà economiche in cui versa l’attuale gestore, il quale ancorché pubblico, impossibilitato, per la particolare forma commissariale, a reperire le giuste economie per la gestione e la manutenzione del SII”.
“Per quanto fin qui espresso si CHIEDE ai SINDACI dell’ATI AG9 di
1. fare presto;
2. di governare il SII non come un sottogoverno del proprio ente locale, ma per quello che è, cioè un settore di cui l’intero Comune ne fa parte;
3. di ottemperare a quanto richiesto dalla Regione nella propria diffida del 17/02/2020, entro i 30 giorni assegnati (di cui ad oggi ne sono già trascorsi 3), senza ulteriori perdite di tempo, evitando chissà quali effetti negativi per il nostro territorio per i quali domani, si potrebbe aprire un gioco su chi addebitare responsabilità ma senza alcun giovamento per nessuno. Le scriventi Associazioni, comunicano la propria volontà ad organizzare delle mobilitazioni di massa se le questioni ora rappresentate non dovessero trovare adeguato riscontro”, conclude la lettera.