Stamani presente in Commissione Ars Claudio Lombardo, esponente storico dell’associazione ambientalista Mareamico Agrigento che ha illustrato la situazione sullo stato di salute del mare agrigentino in relazione ai numerosi casi di sequestri dei depuratori in vari comuni.
Come si ricorderà, lo scorso anno era stato emesso un provvedimento giudiziario con cui veniva revocata la facoltà d’uso concessa a Girgenti Acque di gestire gli impianti di depurazione a servizio dei Comuni di Agrigento (Villaggio Mosè), Licata, Cattolica Eraclea, Montallegro, Siculiana e Realmonte già oggetto di sequestro preventivo, nominando quale amministratore giudiziario il direttore generale del Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti della Regione Siciliana.
“Tale nomina – scriveva in una nota il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio – si è resa necessaria in considerazione delle condizioni critiche in cui versano gli impianti e dell’accertato complessivo inadempimento da parte della Girgenti Acque spa delle prescrizioni imposte nei decreti di sequestro preventivo e nei successivi decreti modificativi; prescrizioni che erano state a suo individuate dal Gip al fine di consentire alla Girgenti Acque spa di porre rimedio in via autonoma alle gravi inefficienze depurative e strutturali riscontrate”.