Sono infatti proseguite le perquisizioni negli uffici della società e della Hydortecne da parte di Carabinieri e militari della Guardia di Finanza, a lavoro con esperti informatici e consulenti contabili nominati dalla Procura della Repubblica di Agrigento, per porre sotto la lente di ingrandimento alcuni documenti che, sembrerebbero avere ad oggetto la gestione sugli impianti di depurazione.
Come si ricorderà, molti dei depuratori in provincia nei trascorsi mesi sono stati posti sotto sequestro. Sarebbero, al momento, almeno quattro gli indagati ai quali si contestano ipotesi di reato che vanno dall’associazione a delinquere, passando per la corruzione e l’inquinamento ambientale.