Inchiesta “Black list”: trenta nomi nel libro mastro di Campione, chi è Lo Bello?
Continuano ad emergere particolari sull’inchiesta “Black list” dopo il ritrovamento del “libro mastro” in possesso dell’imprenditore agrigentino Massimo Campione.
Una lista contenente nomi, date e cifre e probabilmente riferite ad un giro di “mazzettte” milionarie pagate per l’aggiudicazione di appalti in Sicilia. Nomi “eccellenti” e non solo che in questi giorni stanno facendo letteralmente “tremare” la Sicilia.
Intanto, più passano le ore e più dettagli emergono sull’inchiesta che ha già portato agli arresti il presidente di Rfi, Dario Lo Bosco, e due funzionari della Forestale, Giuseppe Quattrocchi e Salvatore Marranca.
Il “Libro mastro” conterrebbe sessantacinque voci di spesa non giustificate in cinque pagine di annotazioni. Voci associate a nomi, pseudonimi e lavori che gli investigatori stanno cercando di decifrare per comprendere il giro di affari che coinvolgerebbe funzionari, politici e burocrati.
In tutto sarebbero trenta i nomi al vaglio sui quali si sta cercando una corrispondenza rispetto alle intercettazioni telefoniche e ambientali effettuate all’imprenditore Massimo Campione e alla sua più stretta collaboratrice, Maria Grazia (detta Margot) Butticè. Secondo quando emerso sarebbe infatti quest’ultima ad avere annotato nomi, e cifre sul libro mastro per conto di Campione.
Trenta nomi da chiarire. Su tutti spicca il nome di “Lo Bello”. Un nome sul quale gli investigatori stanno cercando di capire chi fosse. Secondo quanto riportato stamani dal quotidiano “la Repubblica” sarebbe da escludere l’assessore regionale, e agrigentina come Campione, Mariella Lo Bello. A smentire ogni suo possibile coinvolgimento, le stesse dichiarazioni dell’imprenditore che racconta che si tratta dell’Ingegnere Danilo Lo Bello pagato novemila euro per un progetto di videosorveglianza. Una giustificazione che però non convince del tutto gli investigatori. Infatti perchè pagare “lecitamente” l’ingegnere e inserire il suo nome nella “black list”? Si tratta solo di un pagamento in “nero”, o c’è altro?
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