Il testimone di giustizia Ignazio Cutrò presenta alla Camera dei Deputati “In culo alla Mafia”
Presentato ieri nella Sala Aldo Moro di Montecitorio a Roma il libro del testimone di giustizia agrigentino Ignazio Cutrò “In culo alla Mafia”.
La presentazione è avvenuta durante l’incontro “Combattere la mafia: la vita di un testimone di giustizia” e ha visto la partecipazione, oltre all’autore, della deputata M5s Piera Aiello e del procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella.
“E’ stata una giornata straordinaria – ha affermato Ignazio Cutrò -. Ringrazio Piera Aiello che da sempre siamo stati uno di fianco all’altro affrontando con sacrificio il nostro percorso di vita, e ringrazio il procuratore Salvatore Vella per le belle parole spese oggi durante la presentazione, un grande uomo, una vera Istituzione. Io spero solo che la Sicilia cambi e che sopratutto cambi la mentalità dei siciliani. Vi ripeto sempre denunciate sempre, non avete paure, — ha evidenziato il testimone di giustizia – le denunce vanno fatto per dignità. Stateci vicino, noi abbiamo bisogno di voi, abbiamo bisogno che combattiate questo cancro insieme a noi, sennò rischiamo di farci ammazzare tutti”.
“Non conoscevo Ignazio Cutrò, ma la prima cosa che ho conosciuto è stata questa sua grandissima passione civile – ha dichiarato il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella -. A casa sua, guardandolo negli occhi, mi ha raccontato con tanto coraggio la sua storia, ma cioè che mi ha colpito di più di lui è stato proprio l’atto di restare nel suo piccolo paese, Bivona e, per me questa cosa è stata folgorante. Non è fuggito, ha denunciato, ed è diventato in provincia una voce incredibile. I testimoni di giustizia – ha continuato il magistrato – vengono visti come infami, ma Ignazio è riuscito a raccontare una storia nuova, e noi come Stato, dovremmo raccontare alle persone che si può fare, si può denunciare, che tutti lo possono fare, una persona normale lo può fare, perchè se mettiamo le risorse giuste riusciamo a raggiungere l’obiettivo: combattere l’organizzazione mafiosa”.
L’incontro è stato moderato dal giornalista RAI, Giuseppe Laganà.