Il Sindaco di Agrigento avrà un nome e cognome: Riccardo Gallo
Da ieri sera la certezza è una: il deputato agrigentino di Forza Italia, Riccardo Gallo, sarà il nuovo sindaco di Agrigento. Seppur non personalmente, è lui il vero vincitore di una competizione elettorale ancora da iniziare.
Le primarie della grande coalizione di Agrigento 2020 hanno infatti proclamato la vittoria di una parte della politica agrigentina che si rivede nelle posizioni del vicesegretario regionale del partito di Silvio Berlusconi.
Un Pd dilaniato che scompare in città nonostante un giovane professionista che non è riuscito nemmeno a prendere i voti degli iscritti al Pd di Agrigento, ottenendo ben un terzo delle preferenze del candidato del Patto per il Territorio.
Un movimento, appunto, che al di là della veste esteriore tutti, o quasi, sanno che è una delle costole principali di Forza Italia. Un gioco che hanno perfino capito i più lontani dalla politica e che ha creato non pochi imbarazzi, facendo anche intervenire numerosi esponenti politici regionali e nazionali per quello, che secondo molti, è stato battezzato come un “Patto del Nazareno” in salsa agrigentina.
Annientato il Pd il quadro che si va delineando in città vede una situazione quanto più fertile per il deputato Gallo. Sarà infatti ancora lui, dopo avere resuscitato da una morte politica quasi certa, in occasione delle scorse amministrative, l’ex sindaco Marco Zambuto, ad avere la gestione politica di Agrigento. E si badi bene, un esito che si otterrà a prescindere da quale sia il risultato finale.
Sì, perché la vittoria di Silvio Alessi è solo l’ultimo tassello di un puzzle che oramai si va sempre più delineando. Non importa infatti se quest’ultimo sarà effettivamente colui che vincerà la battaglia finale per le prossime elezioni amministrative: comunque vada a vincere sarà sempre l’On. Riccardo Gallo.
Con un Lillo Firetto riflessivo nonostante l’ufficialità della sua candidatura (molti vociferano su un possibile passo indietro del parlamentare regionale visto il clima politico che ha da sempre contraddistinto la città dei Templi), la “vera” partita sembra concentrarsi su due veri possibili contendenti: Silvio Alessi, forte di un consenso popolare (e/o di apparato politico) ottenuto in occasione delle primarie, e Marco Marcolin, il leghista venuto in terra sicula per “schiacciare” quella politica che nell’ultimo ventennio ha reso Agrigento l’ultima città d’Italia. Un passaggio, quest’ultimo, che sarebbe foriero di buoni auspici e che farebbe in modo di creare un entusiasmo fra il popolo agrigentino sempre più indignato da una realtà che alimenta un forte senso di antipolitica. Di questo sentimento popolare ne è perfettamente a conoscenza l’On. Gallo; ed allora ecco che sempre più insistenti sono le voci in città che parlerebbero di un “segreto” accordo politico fra il parlamentare di Forza Italia ed il suo collega della Lega Nord, per vincere le prossime elezioni.
Fantapolitica che se trovasse un fondo di verità, garantirebbe, qualsiasi esso sia il risultato finale, una vittoria per il Patto per il Territorio o per coloro che sosterrebbero Marco Marcolin.
D’altronde è una regola matematica: cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia. Ad Agrigento l’unico risultato sarà uno: vincerà Riccardo Gallo.
Francescochristian Schembri
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