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Il Sindaco di Agrigento all’udienza di Papa Francesco in piazza San Pietro

papa francesco montenegroMa il vostro cardinale viaggia ancora in Vespa?“. Così si è rivolto Papa Francesco, durante l’udienza generale in piazza San Pietro, al sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, a Roma con il cardinale Francesco Montenegro e una delegazione di agrigentini all’udienza generale di questa mattina.

“Abbiamo donato al Santo Padre il carretto siciliano di pasta di mandorle che trasporta la barca dei migranti – ha detto il sindaco Lillo Firetto. – Un segno da Agrigento, porta del mediterraneo!”.

udienza papale 3Nel corso dell’udienza il Santo padre ha ringraziato la città di Agrigento per la grande generosità che dimostra nell’accogliere i migranti.

Il sindaco Lillo Firetto, presente con la famiglia e che per l’occasione indossava una cravatta con il simbolo della Città dei templi, ha scambiato alcune battute con il Santo Padre a proposito del cardinale che gira in Vespa.

“Il nostro vescovo – ha detto Firetto al Papa – ci sorprende ogni giorno”.

A Papa Francesco è stato chiesto di benedire il rosario di una ragazza agrigentina gravemente ammalata che non ha potuto prendere parte all’udienza.

Prima di congedarsi il Pontefice ha fatto una carezza a Fulvio il figlio maggiore del sindaco di Agrigento, dicendogli scherzando “Ciao bello!”.

In foto, il piatto che è stato donato al Santo Padre dall’associazione FASTED, diretta dal dr. Calogero Restivo, dei pazienti affetti da talassemia, accompagnati dalla responsabile dell’Unità operativa semplice di cura delle talassemie del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Sciacca , dr.ssa Calogera Gerardi. Presso l’ospedale di Sciacca è infatti attivo uno dei nove Centri Spoke di secondo livello inserito nella rete regionale siciliana delle emoglobinopatie ed in grado di offrire assistenza a circa centotrenta pazienti provenienti non solo dalla provincia di Agrigento ma anche da quella di Trapani. Gli utenti si recano al servizio con una frequenza media di circa quindici giorni per effettuare le terapie necessarie a fronteggiare la patologia. Un’udienza speciale per incontrare il Santo Padre, riceverne sostegno e conforto, ed affidargli le proprie speranze.