Il SAGI critica la scelta del sindaco di Agrigento di nominare un portavoce a tempo
Il Sindaco di Agrigento Franco Miccichè passa per l’incarico di portavoce da un giornalista professionista pensionato, a titolo gratuito, ad pubblicista, iscritto all’Albo da poco più di un anno, ma a titolo oneroso. Ancora una volta il sindaco disattende ampiamente le indicazioni fatte fin da subito due sindacati di categoria, il SAGI e l’Assostampa, in merito alla questione relativa alla comunicazione istituzionale dell’Ente. La delibera di portavoce per un compenso di 2mila euro lordi al mese fino al prossimo dicembre, per quello che riguarda il SAGI, “è un assoluto spreco di denaro pubblico. La nomina, se pur legittima rientrando essa nella potestà del sindaco, finisce solo per favorire un amico, essendo l’incarico appunto intuitu personae, ma che non risolve la questione più generale della comunicazione della città capoluogo”.
“Abbiamo sempre invitato Miccichè, nello spirito di proficua colaborazione- afferma il segretario nazionale del SAGI Nino Randisi- a valutare la possibilità di procedere con un bando pubblico per la selezione di un giornalista, remunerato secondo contratto, che potesse svolgere le funzioni di addetto stampa sia per l’attivitò del sindaco e della sua giunta che del consiglio comunale. Ipotesi questa, come si ricorda, condivisa in pieno anche dal presidente dell’assemblea cittadina Giovanni Civiltà”.
“Ancora una volta- conclude Randisi- ricordiamo al sindaco Miccichè che il portavoce , secondo le norme vigenti, non può scrivere comunicati stampa e diffonderli ai media o sul sito del Comune nè per il capo dell’amministrazione, nè per gli assessori ne tanto meno per il consiglio comunale. Vigileremo come sindacato sulla figura appena incaricata e segnaleremo all’Ordine eventuali abusi”.